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N.
LAMBOGLJA
(lIaHa)
La ceramica "precampana" della Ba!>tida
L'oppido iberico de llo Basti da de Mogente, si tuata o ci rca 100
km. o sud di Volendo ( I ), lungo lo via di pene t raz.ionè preromana
fra il litorale e lo Meseta e sul limite approssi ma ti vo fra il terri to·
rio dei Contestoni e dei Bostetoni (fig. 1.a ) (2) , è uno dei giacimen·
ti fondamentali per lo studio e pe r lo determinaz.ione cronologico
dei materiali del IV secolo o. c., e in specia l modo della ceramico
campano o vernice n ero, nello Spogno e in tutto il Mediterroneo
occiden tal e.
Scovato in piccolo parte fra il 1928 e il 193 1 (f ig. 2 .- e 3. a ) esso
ci offre il coso, assai raro fino od oggi, di un abi tato iberico che,
dopo un periodo di vi to non lungo e legato a drcostanze s toriche
finora oscure, fu definitivamente abbandonato in e tà anteriore
oll e guerre puniche; e fu, a quanto s.embro, un abbandono rapida
e improvviso, che, non avendo consen t ito ogli obi tonti di dorsi ad
(1) ~ 01 10 cll :O 100 m. su llo pianura circos lonte, che domino per un 10roa
raggio. l o collino, isololo, è oggi e do tempa immemoroblle del lutro incol lo.
(2 ) Esso fa porle del sis tema d i oppido iberici d el relrO lerro dI Hc mc rOICO.
pion e d i Akro Leu kci (eslremo nord dello regio Contel toni o l, che appaiono ' orle·
mente eUeni:u:oli e di CI,J; sono principali coposold i lo Serrelo de A1coy, Covolto,
Costellon d e Rugot e lo s tesso- Soetob is (JoI;VO). E l'estremo pun to OVOn'l'o to ver·
SO lo 'l'ono in terno di Alboce te ( territorio dei BO
$teta ni). che oppare pure operlo
fin dc I V secolo (bronzetti di Rollos e del Uono de lo Consolm;i6n; cerornlco di Coso
del Mon te, M' notedo, 5olobrol, Hoyo de $on ta Anol 0110 penetroltione commerci:Jle e (uLturole greco. Cfr. F. ALMARCH E Y VAZQUEZ : "Lo on tiguo civili zoc iOn
i~,;co en el Reino d e Volencio"; Volencio, 1918; A. GARCIA Y BELLIDO: " His·
ponio groeco"; 1948, t. Il, p. 70 segg., 81 segg., 114 segg. Se il nome de La
Baltida non fosse comune Per "altura fortifica to" in tutto lo zona del ll!VQnte,
si potrebbe onche irrvnoginore uno sovropposilt;one od un coleo semo nt ico Ira il
suo nome e quello dei Bentetan i, di cu i o rigore potrebbe essere un pos to OVOn2.010.
Ma nullo po.>Ò provorlo.
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Fig. I .---Corla d ello re-gfone l! wc! d i Volendo, con l'i nd icoJ.ione lopogro fko dello
Bastida l! d eg li allrl oppidi l! località flnoro noli pcr lo prll'SC!'nZO di oggetti
di impor loJ. iono tronsmaflna.
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LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
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uno fugo organizzato, lasciò in situ, sul suolo s tesso delle case
incendiat e e in porte crollo le, lo maggior porte dégli ogge tti di wso
domestico e quotid iano, in uno regione difficilmen te accessibile e
poco esposta a saccheggi. Di qu i l'inconsueta quan t itò di vasi integri o ricostruibili, e di altri oggetti di ogn i tipo, che le prime compagne di scavo hanno permesso di roccog lie rvi (3) (fig. 4 .- e 5") .
Quando, nel 1949, vis itai pe r lo primo volto il Museo di Valencio, fui immediatamente colpito sia dallo stretto rassomig lianza
dello ceramica o vernice n~ro dello Bastida con quello dello
necropoli di Ensérune (4) e con quello di a lt ri oppidi dello Catalogna (5), sia dalla eccezionale omogeneità del ma teriale, che non
solo non pre'sen to alcun inquinamen to d i oggetti pos l eriori 01 IV
secolo (6), ma a nche per quanto riguardo lo ceramico iberico off re
131 I. BALLESTER TORMO e L. PER ICOT: "La BQ$tida d e " Les Alcus~"
IMag en tel"; in Arcnivo de Prenistoria Levon l,":>, I ( 19281, Valencia, 1929, pp. 179
e H., con XX tavole. Gli scavi si sono sVQlti nella porle cenlrale e più alla del 'oppido, lo cui ci nla muraria si Intravede ancora ai morg,ni del pianoro. Uno larga
e!plora:r.iane resto ancoro possibile, e resto pure do ricercare la necropoli, cne dorebbe certo grondi risultal i. N ella mio vis ita al sila, il 17 settembre 1952, 'n
compagnia d el Diret tore d el S, I, P. Domingo Fle lcner, della Srto. Moria Ang eles
Mezq u;riz e del sig. Glner Boi ro , un limi ta tissi mo sog gio d i scovo in uno dell ...
c bita:tiani ancora inlalle no d ala confermo dello s tra ligro lia ossoi semplice g;o
onnota lo dol Bollester e dol Per lco t; 50110 l' hum us recent e si in contra un primo slro_
to di dis lru:tione, contem pora neo o d i poco 9QSleriore all'obbondono d ell'oppido, e
uno Slrato a rc heolog ico in si tu, im med io lomenle an teriore 0110 dis truzione. N e5suno Irocda si ha finora di un 'occupo zione molto più antico del V- IV secolo o. C.
(41 Scriva inlen:tionalmen le "fase iberica", rif erendoml 0110 necropoli d el
IV - III se<:olo con c!!famico campano, percne ri tengo che sia sopo-atulto Ques to, od
Enser une, lo vero lacies rapPresen tativo dello civil lò iberico, conseguente a ll'arri _
vo d e1)li Iberi coo lo loro lingua e col loro alfabeto graf fito sul vasi componi. La
primo fase, rifer ila 01 V secolo, f1O(1 e carotleriuoto da alcuno serilta in caro tieri
iberici e i vQ$; sono greci, pseodoionici od ,ndigeni. Sulla ne<:ropoli e sui moterial,
di Enserune v. per oro speciolmenle F. MOURET: "Corpus Vowrum Anl;quorum,
Fran.c:e, N.o 9, Colle<:lion Mau re t lFoullies d ' Enserunel"; Paris, 1929: J. JANNO _
RAY ; "Les louiU es d'EnserWle", in Revue ArcneologiQue, XXVI, (19461, pp. 1.
41; J. JANNORAY: "Las excavaciones de Enser une y el problema de lo ceramica
"'bérico". Es tudio de es tral igrafio y de cronologia", in Archi vo Espano l de Ar _
Queologlo, nÙm. 74, Madrid, 1949, pp. 1-20; J. JANNORAY : "Les fa uiltes d'Ensci rune et les ci vill sa tions préromoines du Mid i de lo France", in Rivis ta di 3tudi
lIgurl, XIV, Bordigh era, 1948, pp. 85- 103.
(51 I piu slre ll i roppor ll s. possono finora osserv
di Ampurios, con l'oppido d i Cobrero de Mato ro (I materiali sono visibili nel Mu _
seo Archeologico d i Borce llono; dr. J . DE SERRA RAFOlS: "Lo coU ecdo Rub ia
de lo Semo 01 Museu de Borcelono", in Anuari de l' lns titut d ' Es tudis COlolans, VII ,
( 1921-26), Borcelano, 193 1, P. 67 segg. ) ed oro anche con Quelli dell'oppido di
Ullos tret in provincia di Gerano, in corso d i scovo.
(61 L'esame di 11,1110 lo mosso del materio!e p roveniente dogli 5Covi dtl 1928_
31, raccol to nei magazz ini del Museo di Volendo, ho pienamente confermolO l'assolu to ossenza d i ceramico pos ter iore a l IV secolo. Fa so lo ecct:tlone un frammento di campano B (formo 5 1, cne, se non é frutto di confusione nello redazio ne
deU'invcnlor io, sarò cerIo traccia di un casuale passaggio di persone due secoli
dopo.
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uno faci es del tutto primi t iva, es traneo alle for me e ai t ipi d~co ·
ro t ivi che s i off..?rmano nell'e tà delle guerre puniche e a ll'inizio
dello romanizzaz ione (7). Il ma teriale dello Bast ida, paralleloment e o q ue llo di Ensérune, ho perciò servi to di base 0110 classificazione prelimina re della ceram ica compano (8), e special men te 0110 de-
Fig. 3. -P ian la dell'oppido dello Bastida, con l' il'ldicozeione d ell'areo esplora lo fino
o, 1929. (Scola I : 6000).
t erm inazione delle fo rme e de lla c ronologia generale d i que llo produz ione più on tico, di transi zione t ra lo cera mica ol t ica nOn decora to a vern ice nera e quella più propria men te e sicuramen te ori ginario della Camponia, a nte riore 01 300 avan t i Cristo, che ho proposto d i defin ire col term ine generico e non impegnativo di "ceramico precom pono" (9).
1) Cfr. BALLESTER-PERICOT, I. C., pp. 202-213 e tov . X IV_XV III. Lo ~tei
sa L. PERICOT; "Lo céromique iberique de San Miguel de Lirio", in Revue Arcneo logique (V Iii, 1936, p. 91) riconosce l' es tre ll a ollinitò dello ceramico iberico dello
Bastida col gruppo dell'Andol ucio, pi uttosto che Con quello di LIrio o di ElcheArcheno, che 51 retrovo invece negli (lppicl o più vicini 0110 cos to (in reci tò però li
divide principalmen te il divedo cronologico di circo 3 s!!'Coli! ). Uno penetrot.ione
d i prodott i dall'ovest per via d i terra resta possibile, sOprol ulto se si ammettesse
che Il terri torio d ella Bostida appar tenesse 01 gruppo emico dei 8 0. tot oni pi u ttos to
che o quello del Co ntn to ni. Mo, per non cadere in errore, sarò nl!'1:e5sario primo
conoscere ottroverso altri giacimenti dello costo l'esa tt o focies de llo ceramico iberico de l Levante nel IV secolo o. C .. e dis tinguerla do quell o del III e d el Il per
quonta riguardo le fai me e lo decorot.ione. Il lotto più evi dl!nte il per oro he.
tra le forme dello Basli do. monco totalmen te il "sombrero de capa". lo cui datu
;"it.iole è per me il primo fondamen ta do s tobilire per fissare lo cronologio dello
ceramico iberico.
(81 N. LAMBOGlI A: "Per uno clossi licot.iOl'le preliminare de llo cer:lmico
campano" , In Attl del I Congresso In ternazionale di St ud i Llguri, BOfdignera, 1952,
pp. I 39-206.
(9) Ques to defini z ione il nato od En$érune, nelle d iscusionl Itolo- froncospagnole sul problema dello ceramica iberico d uran te i Corsi In ter!"IQt.ionali di
Studi Uguri del 1949. Eno ha il gran van taggio di eludere, per il momen to, Il pro _
vernice nero, che il preb lema della provenienza d i questo più a n tico ceramico
moturo voler risolvere, e consente d i includervi anche lo produz iOf'le a figure rosse
del V e IV secolq della Grecia propria non d!!'Cora to.
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CROpV,IS
de las excavaciones del pohlado iberico
de la Bastida-Mo~en.e
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LA CERAMICA "PRECAMPANA" O::LLA 8ASTIDA
Fig. 4.- Schema stratigra fi,a dtgli $Cav; S. I.P. 1928·31.-1. Humus rKente. Il . T erra acc\A'TlUlata dopa lo d.struz ione dell'appida.-III. Livella arcneo·
log ico in si tu o
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Fig. 5.- Slrahgraf.Q .. levata nel iOggia di scova del 11 HllembJe 1952.- 1. Hu·
mU$ 'lKen te.II . Terra accumula ta dopo lo dist ruzione dell'oppIdo.
II I. Terra ,on carbone e cenere, ricco d. fronvllenll in Silu.
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Ritengo oro ut ile 01 progresso d eg li studi cronologici sull o st es·
so ceramico campano, e in a tteso che nuove osservazioni e nuove
compogne di scovo accrescono ulteriorm en te gli elemen ti d i giudizio, corrispondere 01 cortese invi to del Servicio de lnvest igaciones
Preh istoricos dello Diputaciofl Provincia! de Volend o (e in porticolare del suo dirc ltore D. Domingo Flel che r Volls) e pubblicare per
es teso, con uno docum enta z ione gra fica adegua to, tutti ; vosi di
t ipo precampano, di cui nel suo a rticolo prelimina re il compia nto
don Isidro Bolles te r ha do to solo un cenno e uno serie limitat a d i
fo togra fie (l O). Tal e ricerco servira O fi ssare, pe r cosI dire, gli incunoboli dello produzione o ve rni ce nero impor ta la nell'estre mo
Occ id ent e fin da l IV secolo, a s tab ilirn e lo diffe re nziazione do
que llo del I I I ed o de te rminare in modo più preciso, se possi bil e, le
cara tter ist iche e l'evoluz ione cronologico delt a pr incipa li forme
"precampane" (21 -28, e dallo 40 in poi secondo lo "Class ifi cazi one preliminare" citato) che si di ffondono in Spagna già ne l IV s'a ·
colo a . C.
Primo di far confronti e di trarre concl usioni d'insieme è necessa rio l'ana lisi de ttagliato di tu tto il mate riale e delle sue cara tte ·
ris t iohe, seguendo e s .... iluppando lo serie t ipologico d~1I0 "Clossil icazione preli minare" ci ta to.
FORMA 21
E rappresenta to do uno ricco serie di esemplari, che di most ra no essere ques to il t ipo di piatto f ine d i uso corre nte 01 momento
dello d is t ru zi o""'~ dell'oppido. Essi sono di dimensioni ....oriabili, do
un d iametro massimo di m. 0'24 o uno di m. O' I l ; tutti però re cano cara tt erist iche comuni, che possono ri ossum ersi como segue :
o) pos to rassiccio, iden tico o que ll o dell o campano A dei se coli pos teriori 01 IV, in t olun i esemplar i ohera to e divenuto più o
meno grig io sia pe r ozione del fuoco nell'i ncend io dell'oppido, sia
per effe lto dello prolu nga to o impe rfetto cottu ra;
( I O} BALLESTER e PER1COT, 1, c., PP. 19€_10 1 e la v, XI - X I I. I d iseg ni tal
no lurali, ,idoll i tutt i di me lò ",e l cli( he} sana stan i l'$eg ui li a cu ra de l S.I.P. d i Vo _
lencia , da l sig. Alccicer. Per lo ri prcduz ione d elle pO lme ll e - problema lecn ica d i
ossoi diff ic ile sol uzione volendone dore u no ropprese nlaz iane g ro fico lole do perme ttere con ll On l' su lorgo sco lo sen za lo visione d eU'origlnole- ho fin' lo per sce ma tita, ol quofllo C()!; IOSO, ma l' un ico d 'M:
gliere il sis lema d i riprod urre i colc hi
d io ri sol to li sodd isfoc<"r ti. in luogo d el d is"'9no o d ello oncor piu cos toso fo tografia d i og nuno w l fondo del vaso.
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LA CERAMIO, "PRECAM?ANA" DELLA BASTIDA
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bI vernice nero molto fine e brillante, ma in molti esemplari
corrosa e irregolore o per lo stessa causo di incendio o per lo natura
del terreno di conservazione, e in non pochi esemplari sfumato di
rosso per ossidazione dello fiamma durante lo cottura;
cl presenza costante del cerchio rosso, di tradizione ottico,
privo di vernice, sullo superficie esterna del piede e spesso anch e
nell'angolo tra il piede e lo coreno; e in due esemplori anche dello
decorazione o cerchi a lternatamente rosso e neri sull'i ntero superficie 001 fondo es terno, diretto continuazione o reminiscenza dello
stile ottico o figure;
d) presenza quasi costante (soltanto due esemplari ne sona
privi) dello caratteristica "unghia" sul bordo in terna del piede, che
formo un gradino sopraelevato di uno o due mm . ri spetto all'esterno;
cl piede verticale assai alto e rigonf io all'esterno, in qualche
esemplare anche con rigonfiamen to o spigolo vivo;
fl parete spesso nella curvatura, assottigliato verso l'orlo, che
forma sempre una rientranza assai marcato;
g) presenza costante, sul fondo esterno, di un "umbitico" al
centro, più o meno ma rcato;
h) presenza costante (solo un esemplare ne è privo) dello
decorazione a polmette sul fondo interno, quasi sempre accompagnato da uno a due circoli di strio ture o rotella, osso; fini e regolori.
Le polmette sono sempre impresse, ossia col disegno incavato e
il margine esterno e i vuoti interni a rilievo: solo in un caso (num.
17) ques ta tecnico peculiare del IV secolo accenna ad invertirsi,
come di regola ovviene nelle palmette del 1n e Il secolo (II) ,
I mo tivi o palmette sono in evidente rapporto con lo dimensioni maggiore o minori del vaso, cioè con lo super fi cie orizzontol e
disponibile sul fondo stesso, per lo sviluppo del disegno decora tivo
In base o tote ropporto di misuro si possono distinguere, seguendo
le definizio ni che ho già cerca to di fissa re nello "Classificazione
preliminare dello ceromica campona" (pog. 201 -203) :
al polm ette collegate do uno serie di sottili so1coture o gam·
bi stilizzat i (in diversi esémplori, 4, anche do un cerchietto cen·
j 11 1 Ques Iti dislin z itlne ho in lrodolltl appena di sfuggita neJlll " C/olSiflu. io.
ne p.climinore" p;u vol le ci loto Ip. 204,. Essa e in {eolio un elemen to d i giUdo:tiO
fondamento le per ,"conoscere le polmette "prec;ompone" do quelle compone.
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N, l AM BOGLlA
t role) traccia le a mano, con tecni ca meno regolare che nei plU O~ ·
·Iichi esemplari a ttici (o po lmete "combinote" con fes toni ed
ovoli) , ma sempre abbastanza fine ed occuroto;
bI poi mette simmetriche, ravvicinate a croce plU o meno re·
golare, senza collegamen to di so1coture, in genere Q gruppi d i 4
contrappost e, ma non ancora o contatto l'uno con l'altro ;
cl polmette aggruppate. addossa te e spesso anche sovropposte
l'uno oll'o l-Iro, o gruppi di 4 come le precedenti, sui vosi che offrono uno super fici e orizzontale oncoro minore;
d) senza polmete.
A questa di ff eren zia zione corrispondono i due gruppi fondù men ta li di vasi delta forma 21 in t egri o in. gran par t e conservati,
che si possono descr i v~re como s~gue (12) :
PATERE DI GRANDI DIMENSIONI
(con polmetle collegal e)
I . Es. con vernice nero brillonte ben conservala, munito d i unghia ne l piede
e d i cerchio r0550 sul piede es lerno e sulla coreno. Inv. B 1530. Proviene dal vo~
no 169 e dall o sirolo III (8 luglio 1931).
2 . Es. C vern ice brillante come il prec edenle, munito di ungh io e d i cerOll
chio ,~so. Inv. B. 152B. Proviene del V
3. Es. in arg illa più S(;u ro e con vernice più opaca, per d ife llo di co lt u,a, con
polmelle quasi del lutro corrose e righe tta ture meno fini; piede ad unghia, cerchio
rossa nel piede e nello careno. Inv. 8. 133. Provie ne da i vani 28-32. sen za Indi.
co zione di $lrO lo (24 luglio 1931).
4 . Es. con argilla ross.a e vernice O5$Oi ben conserva to, con piede ad unghia
appeno morco lo, cerchio rosso nel piede e nello coreno. Inv. 8 . 168. Proviene dal
vano 6, SIrolo III fl 6 luglio 1928).
5. Es. in argilla ross.a S(;uro, con ver nice brillonle non ben conse'VOlo e orrO$5010 sull'orlo e sul fondo Mlerno; unghia net piede completomenl e consun to, cero
chio r~so consunto nel piede e nello coreno. Molto frommen lOl o e con quall .. o
~i fari di salda lurll antiche. Inv. B. 1529.001 vallo 212, slroto I {18 lug lio
1932 1.
6. El. ~rammen t ario, in argilla scuro per cottura, con vernice meno br illan te
pOCo Orr055010, piede ad un ghia, cerchia rosso nel piEde e nella careno. Inv. 8 .
2 501. 001 vano 192, strato I (5 lug lio 1931).
PATERE DI DIMEN SIONI MINORI
a} con polm e tte coll egate:
7. Es. In argi llo rossa, con vernice nero bri llan le molt o consun ta , in porle
arrOSSa lO; palmette Quasi comple tomenle scomparse per corrosione d el fondo, u n·
ghio e cerchio rosso nel piede. Irlv. B. 153. 001 vano 75, s tra to III (13 luglio
19291.
8. Es. In argi ll a assai scuro per COllu ro, con vern ice nera brillante olQuonlo
corroso; palmelle in porte mancanti per rott ura d el fondo; u nghia nel piede, cerchio rosso nel piede e nella coreno. Inv. 8. 1516. Dal vano 183, slroto 111 (lug lio
1928) .
(1 21 I numeri d i i,wen loroo s. rifer,scono all'elenco genera le de l materiale d ello
Boslida, focenl e parle del co tolago del Museo d, Valendo. I dati d i provenienza
sono IrO ll i dal giornale d i S(;ovo e i rifer imen ti agli slra li non hanno par ticolare
va lore cronologiCO, per lo ragione chiari la sopra, nolo 3.
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2
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Formo 21
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'---_-L_ _~ 7
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9. Es, in argilla più chiaro, farse per colluro, con vernice nera brillonte ben
conservalo; unghia nel piede, cerchio r05SO nel piede e nello coreno. Alqua nto
mutilo. Inv. B. 1517. 001 vono 2 23, sIrolo III (22 luglio 1931).
lO. Es. In orgilio alquan to scuro, con bello vernice nero brillonte; u nghia nel
piede, cerchio rosso nel piede e nello COfeno. Inv. B. 167.001 vono 30, senza in.
dicozione d i strO IO (16 luglio 1928).
11. Es. in orgillo rosso, con vernice mollo consunt o; unghia nel 9iede, cerchio
'(X$O nel piede e nello coreno. Inv. B. 15 13.001 vono 242, sIrO lo III (28 luglio
1931).
12 . Es. frommentario in argillo scuro, con bello vernice nero brillonle, ungh ia
nel piede, cerchio rosso nel piede e nella coreno. Possiede Kce;rionolmenle pore
un cerchio matrone 5(uro su l fondo interno. Inv. 8. 2508. Senza preciso indicazione di provenienza.
bi
con polme ll e simm eh iche:
13. Es. in argilla mollo 5curo per CO ltura od uSlione, COn vernice brillonle
arrossala, mal conserva lo, unghia nel piedt, cerc h io rOS50 ntl piede e nello coreno. rnv . 8155.001 vano 15, SIrolO III (13 luglio 19291.
14. Es. in argilla rosso-scuro e vernice ..,ero brillante alQuonlo corroso; piede
assoi più sottile e diverso dai rimanen ti. senza unghia, con cerchio rosso nel pie-d~
e nello coreno. Inv. 8 . 1518.001 vano 223, $tr(l IO III (22 luglio 19311.
15. Es. In argilla molto scuro per co ltu ra od ustiore, COn vernice nera brillonle molto ben conservalo; unghia nel piede, cerchio rosso nel piede e nello coreno.
Inv. B. 1519. ~al vano 128, sIro lo III (18 lug lio 1930116. Es. in argilla mollo chiaro, con vernice nero brillo nle ossol conservato;
unghia orel piede, cerchio rOSSO nel piede e nello coreno. Inv. 8. 149. Dal vano
85, senzo indicazione di s Irolo (8 luglio 19281.
cl
con polmett e og gruppal e:
11. Es. In orgiUo rosso, con vernice nero ben conservalo e fondo In terno lor_
gomenle orrossoto; unghio nel piede, cerchio rosso nel piede e nello core no. Inv.
a. 2510. Senza eSO llo ind icazione d i pro~t'nlenzo .
la. Es. f rommen lorio, in a rgilla rosso, con verni ce ben conserva to, unghi a nel
piede, cerchio rosso n el piede l' or.ello coreno. Inv. a. 2 509. Senza esotto indiC;j·
z ione d i p
]9. Es. in orgilio onoi scuro per co n uro, con vernice nero opaCo ossol b@n
conservala; unghia nt'1 piede, cerchio rosso nel piede e nellQ coreno. Inv. a. 1503.
001 vano 208, s trolo Il (18 lugho 19311.
20. Es. in argilla scuro per colluro, con vernice nero opaco; ungh ia nel piede,
cerchio rosso nel piede e nello coreno. Inv. a. I SI. 001 vano 2 1, senza ind ica_
zione di s IrOlo {luglio 19281.
21. Es. ih argilla mol la SCUrO per cOltura od ustione, con vernice opaco 01.
quonlo arrosSalO; unghia nel piede, cerchio rosso ntl piede e ntUO coreno. Inv. r.
148. Dal vano 7, s IrOlo Il (3 luglio 1928)
22. Es. In argi ll a rossa, con vtrnl ce nera 05501 brillanlt; unghia nel piede, cerchio rosso nel piede e nello carena. Inv. B. 150. 001 vono 183, sIrOlO 111 (IO luglio
1931).
23. Es. alquanto Inulllo, in argilla rosso. eslernamcnlt scura per a zione del
fuoco; unghia nel piede, cerchio rosso ntl piede e n,,110 coreno; cerchio rosso scufa anche nell'in lemo, con polmelle mol lo mo le impresse, O groviglio. Inv. B. 1509.
Dal vano 2 08, strato I (16 luglio 1931).
di
Senza po lm ett e:
2'1. Es. in olgillo rosso, con vernice nero ben conserva lo, molto sfumato di
rosso; unghia nel piede, cerchio rosso nel piede e nello coreno. Assoi coro ll erlslico; per l'assenza delle polmette, soslilUlle do un semplice cerch,olino o mano, e
per lo presenza d i uno solo linea di s tdo lure o rot ella, sovropposle od un circol~
rosso sfuma to. Inv. B. 154. 0 01 vano 75, s IrOlO I (t 3 luglio 1929).
116 _
[page-n-119]
LA CERAMICA "PRECAMPANN' DEllA BASTIDA
13
l o formo 2 1 si presento dunque 01 Bastida con lo stesso fre·
10
quenzo e con caratteristiche analoghe! o quelle che si possono no·
tore nello necropoli di Enserune; ma alcuni elementi di differenzio·
zione sono do sottolineare.
Mancano totalmente 0110 Basl ida le forme con coreno più riolzo la, che sfociano nello for mo 26, come pure le vorian t i con pore te meno spesso e meno rien t ron te, che parrebbero leggermente più
evolu te; manco pu re totolmente lo for mo 26, il che e particolormen te sign ificativo per [o dotazione di quest'u ltima od uno fase, sia
pur lievemen te, più lardo.
Tu t-t i gli esempla ri della Bast ida presen ta no lo caro tterist ico
unghia nel piede, e lutti in genere il cerchio rosso precampano sul
piede e nell'angolo dello coreno, men tre ad Enserune le forme col
piede ad unghia si a llernano con oltre a piede smussa to o del tutto
piano (13).
Nelle polmette, inf ine, si nolo alla Bas tida uno nolevole uni formi tà e regolarità nel disegno, pur già degenera to dalla tradizione
o ttica di cui sono proprie le poI mette a disegno combinato. Tuttavia le polmette dello Basl ida sono ancora tu tte impresse, e muni te
dello voluto inferiore che si lego dire ttamente allo :rodizione greco,
menlre nello necropoli di Enserune appaiono già tipi più evoluii
e privi di tale caratteristica (14) .
Questo -prima serie di oss~rvozion i , oltre od inquadrarsi nell'im ·
pressione generale che i vasi dello Bastida siano di dota leggermente anteriore a quali; analogh i dello necropoli d i Enserune, permet·
tono di in t ravedere, per lo forma 21, uno linea evolutiva, che partendo dalle prime ed auten tiche fo rme g reche, della primo metà
del IV secolo, giunge intorno al 300 avan ti Cristo con esemplari o
parete meno spesso nello curva tura, m eno rien tran te nell'orlo e
con piede sempre verticale ma privo di unghia , nei quali lo coreno
a poco o poco si eleva dando luogo alla for mo 26 o a t ipi in termedi
2 1/26 (I5) . E: assai probabile che duivi da un'evoluzione de llo far ·
113) MI rile'isco pe, oro 01 ci I. " Corp u." del MOURET, lov. 22, e od UM
generale revl 5ione del moteriole di Enserune compiu to nel 1950. Hanno piede smus·
soto, od Enserune, I numer i d'inv. MM. 183 e 48; piede piano senzo unghia i
numeri 44. 4 5. 62, 119, 63, 42, 164 , 33, 147. l'unghio ricorre soJtonlo ne i nu_
meri 186, 12, 60, 68, 58, 322.
(14)
I clloti esemplori con piede Pfivo di unghi o nonl'lO in pO,ticolori tutti :t
polmelll! o . ilie1'o, ~so l'IOn P'Ù collegate se non do un cerch,e.to, e Pft$tnl,J.t\O
; .....11 •• un u",.. ihile n~w"iOHom~nlo nplln ..,...... ...
(1 5) Cf,. lo " Clou j' jco .. iollo prelimino, e" cit., pp. 175-176. Ancke su que5ta
formo od Enserune compaiono piedi od unghio, smussotì e pionl, con lo slesso coro
,i5pondenzo ne l tipi di polmette ,ilevoto 011 0 nolo preced~n le.
-
11 7 -
[page-n-120]
14
N. LAMBOGLIA
ma 2 1 "precompana" lo successi . . a formo 5, cara tteristico della
campano A e B dol 11 101 I secolo o. C. {l61 .
FORMA 21 /25
Esso è rappresen ta to allo Bastida do entrambe le varie tò che
abbiamo già riconosci uto nella def inizione pre liminare de"e forma
precompane: quello con piede normale verticale, sim ile a que llo
deJfo forma 2 1 ma privo di ungh ia (senza dubbio o causa delle pic o
cole d imensioni), e qu ello con piede smussa to ossai co ro tt~ r is t ico,
molto largo ed obliquo, che lascio al cen tro una piccolo cavi tò od
umbilico.
I due soli esem pla ri che si hanno de l pri mo tipo sono muni t i, su l
fondo es terno, d i una peculiare decorozione o cerch i alternotamen te rossi e neri, mot ivo di di retta deriva zione ottico. Que ll i più
nume rosi del secondo t ipo presen tano ancoro su l piede un analoga
disegno o due cerch i ne ri che inquadrano lo faccia rosso non vernicia to, e il cerchio rosso nell'angolo della coreno.
La for mo 2 1/25 si d iff erenzio dal ti po piccolo dello formo 2 J
per le sue proporz ion i ancora minori, che ne denunciano l'uso come "ciotola" e la avvicinano perciò alle fo rme 24 e 25 . Pel rima nen te lo sagoma dello coreno, con orlo assoi rientrante, e analoga
o quello dello formo 2 J, ed e evidentemente od esso con temporaneo e di identico proven ienza, anche per lo quali tò dell'argilla, rossa negli esempla ri non degradati dal fuoco.
Ricorrono su questo formo sia le pol mett e simm etriche sia quel le aggruppa te (mai natural men te quelle collegate), con le medesim e cara tterist iche giò notate per lo formo preceden te, sempre prive d i st riot ure o rot ella per lo s t rettezza del fondo piano.
T IPO /lo (con piede norm ale yo.tica lo)
25. Es, in argilla rOS$O_S'uro per otione del fuoco, con verni'e brillante ben
conservalo, decora to sul fondo es terno con cerchi ol te rno tomen te rO$sl e neri;
munito sul fondo di polmene impresse simmetriche. Inv. B. 146. Dal vano 14, se n_
2.0 Indico2.ione d i strato (12 lug lio 1929),
26.
Es. in a rgi lla rossa e vernice discretamente conserva to , del:orato come il
P'el:edente sul fondo es terno, ma privo di polmelle. Inv. B. 1501. 001 V0l'10 20~,
slrato Il (IB lugHo 1931).
1161 Parlico:ore sig nificato nonno 01 riguardo alcuni esempla ri d i Ensérune
IMM. 161 , 243), che possono essere considerati come d i tronsizione fra lo formo
21 e lo forma 5. L'evolu2.ione di questo nel corso del II I secolo reSlo peraltro do
slobmre.
_
IlB _
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LA CERAMICA "PRECAMPANA"
D~LLA
BASTIDA
15
TI PO B (o lo. go pie de obliqlO o)
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27. Es. In orgillo $Curo per azione del fuoco, con vernice di$Crelomenle con·
servOlo, mun;Io ,1,11 fondo di polmelle jmpr~e, simmelriche ma o conlollo dolo
lo limilolo superl iCie. Inv. B. 147. 001 vono 74, senza indicazione di $lrolo (12
luglio 1929).
28. Es. in orgillo rosso e vernice ben cOllservoto, con piede obliquo mu nii;)
orKhe di unghio inlemo; polmette oggru;>po te , piccole e mole impresse. Inv. B
1506.001 vano 208, sIrolo Il {18 luglio 193\}.
29. Es. In argilla $Curo per azione del fuO(o, con vernice ben conservalo e
con polmette simmelriche mole impresse. Inv. B. 145. 001 vono 24, se nza Indi.
cozlone di sIro lO (12 luglio 1929).
30. Es. frommenlorio, in o.gillo rosso, con vernice ne.o brilla nte e londo inlerno arrossa lo; palme!!e simm e tr ic he mole impresse e irregolari, entro un quadruplice cerchio di stdo tu re o ro re llo. Inv. B. 2505. Senza indicazione di prOV'tnlenzo, in magazzino.
31. Es. lievemente mu tilo, in orgillo scu.o per azione del luO(o, mun ito onche
di unghia Interno nel piede come Il n. 28; polmelle impresse simmetricne, 01.
quonto i" *'orl, unite do un cerchlolino in terno. Inv. B. 2504. Senza indicozione di provenienza, in magozzino.
32. Es. in orgill o rosso, con vernice molto corroso e moncon te, con polmelle
impresse simmelriche, ossoi irr*lori. Inv. B. 144 . Dal vano 24, senza indicazione
di strato (12 luglio 1929).
33. Es. in orOillo rosso e vernice ossoi deg.odoto. con polmelle impresse, simme triche mo o conlollo, ossoi r*lori. Inv. 8. 143. Doi vano '9, senza indicazione di SIrOlO (16 luglio 1928).
34. Es. in orgillo rosso e vernice discrclomente conserva to, munilo di unghi
-
119 _
•
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16
N. LAM80GlIA
in terno come; n , 28 e 31; palmelle assoi min ...5Cole impt"esse, OQOruppo le irregolarmente. Inv, B. 142.001 vono 12, senza indicozione d i s lro to {IB luglio 19281.
35. Es. in argilla rosso-scuro e vern ice opaco degrodoto, con palmelle simmeIriche quasi o con talto. Inv. B. 1525. Dal vono 126, sirO lO Il (151119110 1930).
36. Es. in argilla ros.so e vernice degradolo, con piede o bese QUO$i del 11,1110
orlnonlole, privo di polmeTte. Sorò lievemente più lordo dei pre
1523. 0 01 vono 242, sirolo III (28 lug lio 1931).
Anche per lo cronologia di ques to formo il confron to con lo fa cies di Ensérune è particolarmente significa t ivo: quivi lo formo 21
/25 A non presento pi ù lo co rotN!r ist ica se rie di cerchietti sul fondo
esterno, e lo formo 21/25 B è presente in due soli esemplor i, cioè
in minoranza rispetto a l t ipo A (17), mentre 0110 Bastida lo si tuazione è inversa. Questo può anche essere na t uralmente frutto del
coso ed è prema turo t rorne illazioni general i circa lo dato di estin zione dello forma 21/25 B, ma è certo che qu esto continua e si
sviluppa nel III secolo, com binandosi con le forme 24 e 25, mentre
lo 21/25 B code precocemente in di suso.
FORMA 22
Con perfetto parallelismo rispetto alla si tuazione di Ensérune,
questo formo accompagna lo preceden te formo 2 1 con un minor
numero di esem plari: 4 integri e pochi altri riconoscibili dai fram menti, con tro 24 dello formo 21 ; od Ensérune 2 soli esemplori, contro 18 di forma 21 (18) . Essa presento cara tter istiche analoghe
01 forma 21 nel piede ad unghia, nei cerchi rossi sul fondo est erno
10
e nello decorazione a polmette; e si notano due vorietò fondamen tali nelle dimensioni: uno gronde (n. 37 ) e uno media (n. 38-40).
37 Es. gronde, con porete o perletto curvo turo o Quarto di cerchio; in orgillo
rO$$·O con vernice discre tamen te conservoto; piede od unghia e cerchio rO$$O nel
piede e nell'angolo dello coreno; polmette impresse collegote (In por te mancan ti
per ro ttura), entro un doppio cerchio di strioture a rotella. Inv. B. 169. Dal vono
6, s trO lo III (16 luglio 1928).
38. Es. di minori dimensioni, con porete o perfeHo quarto d i cerchio ma 01quonto più rialzato dello precedenle; in argilla rO$$O e con vem ice nero brillante
ben conservala; piede od unghia e cerchio rosso nel piede e nell'angolo dello coreno; mun ito di 5 pol mette impresse collegate, ossoi Irrt~olorl, COn cerchlollno 01
centro, entro doppio zona d i striolUre o ro tella. kIV. 8. 2506. Senzo indicazione
di provenienza.
39. Es. di piccole dimensioni, con porele o perfetto quarto di cerchio ma ~on
orlo alquanto espan$O e più verticole delle precedenti, In argi lla rosso, o W'tnice
ben conservala; piede od unghia e cerchio rosso nel piede e nell'angolo dello coreno; munito di 6 polmette collegale, entro zono di Slr lo lure o rolello. Inv. Il.
1515.001 vano 223, stroto III (22 luglio 1931) .
(17) Cfr. " Clossificazione prelim inore" cit., pp. 174_175.
(18) i! pure 0$501 sintomatico che onolopo PfOpOl"zione li! associazione Iro le
forme 21 e 22 si rilevino od Olinlo in Grecia (v. l'opero ci ta la o'tre, nolo 29).
--.. 120 -
•
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LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
11
40. Es. di piccole d ime nsioni, con parete a perfe tto quarto di cerchio ma (on
orlo anc he p iù espanso del precedente, in argilla rO$$O con vernice pure molto
arra~so lo; piede od u nghia e cerch io rosso nel piede e nell'ongol0 dell o coreno;
mUni lO d i 6 polme lt e collegale, con (erchio lir\O 01 centro, e nt r'b zona d i s ldalure
(] rOlello. Inv. 8. 152. Dal vano 21, senza ind icaz ione d i 51rala (luglio 1928).
______
~
________J3 1
_ _ _ _~L__ _ _ _J\O
Il confronto con Ensérune può consentire anche qui di intravedere lo linea evolutivo dello formo 22 nel corso del IV secolo : i
quattro esemplari della Bastida hanno tutti una curvatura dello parete più o meno perfetto e regolare, e soltonlO l'orlo ho lo tenden-
121 -
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18
N. LAM80GLl A
zo od espandersi leggermen te. Ed Enserune invece s i noto uno vor ietò più carena la e o pare te quasi fle sso, che rappresento probobilmente l'evol tlzione final e dello formo, assente nello ceramica
campana del 11 1 secolo ( 19).
FORMA 23
Del cara tter isti co "piatto a pesce", comune allo ceromica graco o figure rosse e a vernice nero non decora to, non si hanno a lla
Bastida esemplari molto nume rosi: uno solo in tegro e qualche altro
framm ento. Ciò è forse in relazione con lo posiz ione lontano dal
more e con l' effettivo uso di tale vaso pe r servire il pesce, che cer tamen t e non era tfa i cibi normali alla Bastida .
41 . Es. in argilla rono simile o quella delle forme precede'lI!, con pied e piano
privo di unghia e o semplice cerchio rosso sullo superficie inferiore; fondo o 10r')0
umbilico e covitò in lerflO bene onotond%, or·1o pendente relt o e poco obliquo.
Inv. B. 15 10.001 vano 123, s IrOlO III (11 luglio 19301.
Tali ca ratt erist iche concordano notevolm·: le con quell e dello
m
stesso formo 23 od Ensérune, e rappresentano evidentemente lo fo.
se di svi luppo di tale formo nel IV secolo. L'evoluzione successiva
res to totalmente da s tabilire (20) .
FORMA 24
Esso ricorre allo Bastida in ur numero limi ta to di esemplori, e
di un tipo molto uniforme, ne ttamente "precampano" e di tradi zione ottico per lo parete molto spesso e rien trante, per il piede
sempre molto largo, quasi quanto k. bocca. Il piede ho sempre lo
caratteris tica " unghia" delle forme 21 e 22 e l'umbil ico al c·~n tro.
Lo vernice è nero briqante, talora arrossa ta come negli ese mplari
della forma 21, l'argill a rosso quando non è alterata pe r azione d ~1
fu oco. Si trotta dunque con cer tezza sem pre de lla medes imo fa bbrico.
(19 ) Clr. " Cfollificolione pre liminore", Ci I., p. 111 -17 2; MOURET, " Corpul"
Cii., rovo 22, n . 48 e 49.
(20) Ho cre-dulO d i po lerne ind icare lo Iroccio, "CloSlificniono pr eliminore"
ciI ., p. 172 nello possibile adozione d i uno concovilà od 000010 negli esemplari pii!
rec;enli; ma è do nolore che nello nave romano d i Marsiglia, dot o ro inlorno 01 180
o C. (cfr. F. BENOIT, "L'orchéoiogie sovs-mori."le e n Provence", In Rivisto di
Srudi Ligud, XVIII, Bordighera, 1952, pp. 244 segg.) 51 trOVCl Un esemplare d.
"piotro o pesce" od incavo londo, del lipo c he polevo g iudicarsi pii! an tico. Deve
Iro tt orsl perciò di uno d ifferen zo d i fabbriche e non d i cronologia.
-
122 -
[page-n-125]
LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
19
°
I sei esemplari in tC!gri, altre
pochi altri fr amm en ti, prese1tana un aspetto così iden t ico che è superfluo una descrizione pa rt icolareggiato . Mi limiterò a darne lo provenienza :
\ J2
\ J2
\ J 2 \J
42.
43.
44.
4 5.
46.
".
Iny. B. 1524 . Dal YOrlO 242, s IrOlo
(28 luglio (931).
Iny. 8. 1520. Da l varIO 242, sIrolo III (28 luglio 1931).
Iny. B. 14 i. Doi YOrlO 37, Sefl:r.o indi to z ione d i ~lr(1I0· (' 8 luglio 1928).
Iny.
139. Dal YOnO 37 , senza inditozione di sIrO lO (1 5 >luglio 19281.
Iny.
1521 . Dol YOrlO 242 . sIrolo
(2' luglio 1131).
, ~. B.
l'IO. Dal yono 75, senza indicazione d i s IrOlO (13 luglio (929).
"'
••
••
'"
Anche per ques·ta forma si apre, attraverso il confronto con Ensérune, lo strada per scoprime uno possibile evoluzion e cronologica: gli esemplari di Ensérune, ol tre non possedere più l'unghia nc l
piede, hanno t utti lo parete assai più sottile e normale, il piede
più stretto rispetto alla bocca.. !ed obliquo.
Molta significativo è l'assenza totale, allo Bastida, della decorazione a rosette, che diviene normale negli esemplari di Ensérune,
e di ogni altro segno sul fonda interna. ~ pure do rilevare che mancano completamente le varianti 24 B e 25 B con orlo a baccellature . ~ probabile che queste cara tteristiche siono entrambe posteria ·
ri 0110 data in cui si es ti nse l'oppido dello Bastida .
°
_
123-
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20
N. lAMBOGUA
FORMA 40
Cratere, rappresentato do un numero non grande di esempi ori :
otto in 'tutto integri o quasi, di piccole dimensioni. Sono tutti di
iden tico qualità di posta rosso-vivo 2 vernice brillante come i precedenti, con piede od unghia e modanoto come nelle varionti O e
E di Ensérune, ma sempre privi di decorazione a fes toni graffiti e
dipinti e di ogni al tra decorazione, tranne str ioture o ro tella ed an che polmette curiosamen te impresse su l fondo nonostan te lo ristretto concavitò (n. 51, 52 e 53). L'orlo è sempre più o meno pendente, l'ansa a iingu slaneiato, corrisponde a l tipo E di En séruna, che pure ho il piede
sogomoto in modo onologo. Si possono distinguere :
al
tipo con orlo pe nd ente CI cen boccelloture:
•
48. Es. in argi lla rosso, con bello vernice nero brillante, arroSSalo da un loto,
munilo di baccellature sullo pancio. Inv. B. 160. Dal vano :n, senza indicozion(l
di stro lO (19 IU\l;io 1928).
b)
tipo con orlo pe nde nte lenlO bocullotll.e:
49. Es. quasi idenlico 01 pre<:edente mo privo di baccellolure e poco più slonciOIO, con vernice opaca. Jnv. B. 159. 001 vano 26, senza Indicazione di Slroto
(13 lugUo 1928).
50. Es. In argilla rosso e vernice quasi completament e corroso. Inv, B. 16 i .
001 vano Il, st.oto Il (3 luglio 1928).
51. Es. mutilo do un loto, in argilla rosso e vernice ooaco consun to, munito sul
fondo di quattro polmette impresse, simmetriche, piccole e alQuonlO irregolorl, con
doppio zono di stdo ture
rotella. Inv. B 164. 001 vano 3"1, senza Indicazione di
slroto (22 lugl io 1928).
°
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124 -
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LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
,
50
5l
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125-
21
[page-n-128]
22
N . LI\MBOGLIA
cl
tipo (on 0,10 upo nto 1e"'0 boccellot u,e:
52. Es. In orgi llo rOS$O e vl!fn ice OpOCo, con striot ure o rot ella e probabIlmente palmelle obfose sul fondo in tt'rno. Inv. B. 157.001 vono 7, Itro tO Il (3 lugl 'o
19281.
53. u . iden tico 01 precedenle. C Vl!fnice osso; ben con~rvolo e :zono di
M
Sll'o tu re o rOlello wl fondo interno. Inv. B. 158. Dal vono I l , stroto Il t3 luglio
19281.
54 . El. idenhco al precedente, ma con vernice comple tament e orrossola. e con
dçpoio zona d, SlrlOlure a rolello. Inv. B. 162 . Dal vono 1 5, stro lo 111 (13 log: io
19291 .
-
126_
[page-n-129]
LA Ct.RAM1CA "PRECAMP ANA" D ~LLA BASTIDA
23
Per lo cronologia di questo formo, assai comune nei giacimenti
del IV e del III secolo o. c., è soprot utto notavole lo mancanza a llo
Bast ida dello varietà di grondi dimensioni, che è lo più frequent e
od Ensérune e altrove, decorata nello s t ile de tlo " di Gnazia" o fes·
toni incisi e fog li e sovrodipi nte. L'anteriorità del giacimento dello
Bast ida è indica to dallo mancanza di ogni traccia di questo s ti le
decora tivo; e colpisce inoltre il fatto che tutti gli esemplari descri t t i siano di piccole dimensioni e del lo s tesso t ipo, bosso e poco sloncioto, che anche in Grecia appare como il più an tico (2 1) . Se ne deve forse conclude re che l'evoluzione del cra te re più gronde e decorato è post eriore al 350 o . C. ed è in relazione con lo gradual e
esti nzione della produzione o figu re rosse, che t enevo primo il
cam pa incon tras tato, come og g~ tto di lusso nelle abitazioni e come
urna cineraria nelle necrapoli.
Anche ques ta osservazione può essere di fondamentale importanza per lo cronologia del la ceramico precampona e campano, e
dovrò esserne tenuto con to nette ricerche fu ture, par accertarne ';)
meno il valore generale ed assoluto.
FORMA 42
Kylix apoda, di cui esis tono due vorie tò fondamentali : uno a perto, o pare te molto inclinato, che con tinuo di retta men te lo tradizio
ne o tt ica e decorato o f igu re, un'al tra concavo e o pareti vert icali,
che costituisce il precedente dello kylix campana del III e II sacolo.
Lo primo formo, rappresen tata da un solo esem pla re più cam ple to e do numerosi altri f rammenti dell'orlo, è cara tterist ico specialmente per il piede, oncora di t ipo puramen te attico, con c~ rc hi
rossi e neri a lterna ti, e pe r il bordo ingrossa to, che all'in t ernu formo uno leggero rientranza .
ss
55. Es. por"iolmen te ricos tr.... ito, in argi ll a .C».50 e vernice mot to brillon te, In' l'momen tI' decOtolo d o .... no lillo ~rie di cerchi concenl.ICI
stro lucido; co n pie_
de bo~so ed obliquo, privo d i ungh io, ed onse oblique, mu tilI'. Inv. B. 2503. $en"O pre-c.$O indiCO"'one d i provenien"o.
°
(21) Ved o i risultot. degli 5-Covi di OlinlO, nell'opero cllolO oltre, nolo 29. t""lV.
183-192.
-
121 -
[page-n-130]
24
N. lAMBOGLIA
Lo secondo vorian te, con anse quasi orizzon tali, pore te ricurvu
ed orlo vert icale non sagoma to, è pure assai cara tterist ico, rispetto
ag li esempi ori pi ù evolu ii del II I !leccio, per lo presenza nel pied~
di un'unghia molto più marcata che nelle s tesse forme 2 1 1;0 22, di
un cerch io rosso e di uno profondo solco t uro nell'angolo della carena . Tu t t i gli esemplari (qua tt ro in tegri e molti frammen ti) ha n no sul fondo strio ture o rotello e pol m ~ tt e s imme triche o aggru ppa te, che seguono l'evoluz ione e lo t ipalogio delle fo rme 2 1 e 22.
56. Es. ;ntegra, in argilla rossa cOn vernice opaca alquonto consu nTo , m .... "i.
to su l fondo in terno di 4 .polmette impresse oggr upPOte, entro un cetchio di slriature CI ro tello. Inv. B. 166. Dal vono 20, senzo indiCO'lione di sIrO lO (3 luglio
1928).
51. Es. olquanlo mu tilo, in argilla chiaro per O'lione del fuoco, con vernice
nero brillonte ben conservo to e fondo in terno orr05so to; muni lO di 4 po lme tt e Impresse simme triche. colll!gole da un cerchiell o. Inv. B. 1511. Dal vano 242, s lroto II! (28 luglio 1931).
58. Es. o lquonlO mut ilo, in argillo rosso alterala dal fuoco. con bello verni ce
nero brillan te, muni lo sul fondo inlerno di DImette impresSe simme tr iche, col.
lega te do un cerch iellO. en lro Una 10no d i s lriolure o ro tella. Inv. B. 1531 . 001
VOf'O 163, strato IJI 12 luglio 1931).
59. Es. alquan to mUlilo, in argilla rana e vern ice bri llonle poco orrO$$olo, COn
cerchio r~~ nel piede e nell'angolo dello coreno, munito sul fondo inlerno di
qUOllrO polmette simmetriche impresse, en tro uno 'lono d i slrio ture o ro teUa . Inv.
8 . 1509. Doi vano 208, sIrOlO I (16 luglio 19311.
60. Es. in orgillo rO$$O e cOn vernice opaco, di formo leggermente pio:. aperto
delle precedenti, con cerchio r05SO nel piede e nell'angolo dello coreno, muni I?
wl fondo interno d i 4 polmelle aggruppate impresse, entro >:ono d i s lriolure o rO_
tella. Inv. B. 165. 001 vano 'IO, sefl>:O indico'lione d, SIrolo (20 luglio 1928).
Contra ria men te o quan to si potrebbe sospettare o prima vista,
lo kylix dello formo 42 B non è uno sviluppo dello torma 42 A, ne
è esclusivo del II I secolo: entra m be caesis lono già 0 110 Bost ido,
come pure od Olin to in Grecia (221, e ques t'ultimo loca lità d imostra che anche lo formo 42 B ho origi ne an teriore allo me tà del
IV secolo. Gli esempla ri dello Bas t ida risulta no però inconfondi bil i
pe r le cara tterist iche del piede e de llo carena che a bb iamo sopra
accenna to, e permettono forse di fi ssare un momen to ben definito
ne ll'evoluzione di ques to formo, con una cu rva tu ra o quar to di
cerchio q uasi pe rfe tto. Già diversi a ppaiono g li esemplari d i Ensérune, dove lo pare te t ende a diven tare vert ica le oppure o fl e tte rs i
(para ll elamen te o quan to avviene per lo formo 22 ), e il piede è ad
unghia bosso oppure semplicemente obl iquo, le pal me tt e già a r i·
lievo e stocca te, e compaiono anche le rose tte ch~ 011 0 Bastida sono totalmente assen t i.
1221
Ved i t'OP . d I. oltre nolo 29, lov. 205-213.
-
128
[page-n-131]
LA CERAMICA " PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
2S
FORMA 43
Lo skyphos appare malto raro 0110 Bas t ida, e solo poch issimi
frammenti, appar tenenti 01 fando, possono riferi rvisi. Ci t iamo i se·
guenti :
61. Es. mutilo di tu ll a la parte superiare, in argilla
ntra b
6 2 . Fr. del fondo, con piKlt qUCIsi mancan te e inizio
nato; non siC.lfamen te pertinent e od uno skyphos. Inv.
indicazione d i provenienza.
129 -
rosso con bella vernice
provtn ie nzo.
de llo parete OHQ; Incl i_
8 . 2511. Senza Pfll!C iiQ
[page-n-132]
26
N. LAMBQGltA
Appare chiaro, dolio solo inclinazione delto porete, che si t rot to a ncoro di esemplori o tt ici o d i t radizione ott ica o forma ovo le,
an teceden t i a llo svilu ppo dello skyp!'-os cam pono con pare te f lessa
o ven t re r io lzoto, che a sempre lo pare te inferiore quasi verticale
(23 ).
FORMA 44
Oinochoe, rappresenta ta do un solo esempl are ecceziona le:
63. Es. c.on bocca o lobi ondula ti e con al to onso superiore 0110 b!Kco, mun ì·
IO di baccelloture in ' 1,.1 110 lo me ta in feriore d el corpo. ~ in org ill o rO$$O come lu tli
i preceden ti, con bello vernice nero brillontl!. Inv. B. 163. 001 V(lno 37 , senZQ indl co:tlone di slro to.
Ho trova to od esso finora un solo pa ra ll elo ad Emporio" (24) ,
per quan to riguardo lo Spagna e ,'Occidente. Esso ho r iscon tri ne llo Grecia e nell'Orienre nel IV secolo (25) e non sembro faccio
porte del repertorio comune dello ce ramico compano più tordo . Lo
suo presen za 0 110 Bast ida è comunque do ri tene re come un pun to
d 'appoggio per gli s tud i futuri.
(23) Quesla ipotesi ho avanzato in " CloSliliu :lione pr elim ino. e" cir., pp. 190191, e saronno TU ttavia 00 vedere i limiti dello suo ve.osim ig llanzo.
(24) " Clonifi cO:I io ne p,climin o. e" ci t. , p. 192.
125 ) Ad Olinto IROBINSON, cp. cito a. nolo 29, lav. 154 e pOg. 211 ). e
nell o necropoli di Scialbi lE. BRECCIA, "lo ne<:ropoli ::Ii Scialbi", Il, lav. XLIV).
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130-
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•
LA CERAMICA "PRECAMPANA" D~lLA BASTIDA
27
FORM E 45 E 46
!: ossa i cara t teris t ico l'assenza quasi totole, anche Ira i fra mmen ti, di avanzi di lucerne e dei vasi impropriamen te definiti "gutli", in real tà por tool io per lucerne aper te (26) .
Di questo genere di vosi l'unico s ignificativo e comp!eto è il
guttus od ostrago lo (formo 46) descritto 'SOtto.
Del "guttus" più comun~, baccellato e con beccuccio o protome
leon ina, un solo framm ento esis te, e qualche altro from:-n~ntino con
baccella ture, che potrebbe riferirvisi. In confronto con lo frequenza
delle a ltre forme e!·.!m cate finora, lo rori !ò di questo t ipo di \10:>0
oppa r-e sintoma t ica, e debe o avere un significa to cronologico o
ind icarne lo scorso uso tro gli indigen i delta Bastida. Sto p~rà di
fotto, in concomitanza con le a~tre osservazioni già fo tte sopra,
che il "guttus" baccellato è proprio sopratutto del II I secolo a . C,
e che lo suo asse nza puà benissi mo spiegarsi con lo doto più antico in cu i l'oppido fu abbandonato.
64. Gult us od os lropolo, muhlo del collo e dell'anso superiOfe, in o rgi llo rosso
con bello vern ice nero brillonle. Inv. B. 172.001 vano 68, 5trOl0 Il tl O lug lio
1929,.
Questo vaso, già noto in altri giacimen ti occiden tali ma non mai
molto fr2quen t e (27) è cer to esclusivamente dè'l IV s~colo, se non
del V, a. c.; non ne abbiamo alcun esempio 0:1 Ensérune . La suo
cronologia, fi nora assai indetermina to, riceve qu indi LIn primo pun to di appoggio 0110 Bast ida.
(26) Di lucerne vere e plaplie, o vernice 'I1e,o, non oppore in mogozz inu ..cl
non Un piccolo frammenlO (dol vano 68, lO luglio 19291, sen za coto "er islic~,e
dIstinguIbili, ma che sembro apparTenere od uno lucerno operlo, di uno formo lipico del IV secolo.
(27) Un fi!mplore integro. nel Museo ArcheolOgico d i 80rcellona, prove"i e!'!le do Ibi::::! lfigurolo in " ClolI; lI,o,;o"" preliminare" ci I., p. 1931. BAL!..ESTE~
PERICCT (I. C., p. 22 no ta i hanno g ià ci lolo gli esempl:JIt del Brilish Museum
tWALTERS: "Corpus Voso/ u m "ntiQuorum", fase. 4, p. 3 1. Cfr. pu'e K. KRYSIAK:
"The libiol lorsol bone 01 o $109 tC~rvus Elop!'lusl os a PD"e'v mode l in oncienl
Grece", in Sprowozdonio P. M. A. IV orsov;o), 11 (i948- 49), pp. '11-''13.
_
131 -
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28
N. LAM80GlIA
FORME RARE E SPORADICHE
Oltre alle forme comun i sopra descritte, si possono rilevare, nel·
lo mOSSa dei frammenti (oltre 2000) di ceromico ottico o precampano che sono stoti roccolti nelle compagne di scavo 1928·3 1, 01 ·
cuni pezzi che si riferiscono o forme eccezionali, e che conviene
segnalare per futu ri confron t i con oltre s tazion i coeve. Essi sono:
65. Coperchi etto di un vaso piccolo o o bocca assai Slre! IO, COfI preso superiore a piccolo pomo, piano di poso QP;Jiottito e concavi tà interno oS$ol profondo.
Inv.
1522.
e.
66. F•• di coppo pert inente forse alfa forma 56 Imor'lOO:'Iso tol. con porele
(U'V(! e orlo non 5Ogomolo. 'nv. 8. 2513 .
,i.
.7
') t
~,,(
67. Coppo parzialmente ricom;>o."\ibile do vari frammenti, in argilla rosso con
vemlce complelomenle consunTa: si può ri ferire alla forma 22 mo ha lo parllre
p io O;lerT c l'orlo alquanTO pendenTe, ed è d i dimensioni assai maggiori. Sul fon~
a
do ~onserva Un lembo dello de~araz:ione o palme"e combinaT di Tipo on~ota prete,
Tamente oTti~o. Inv. B. 2101.
\
\
;;
,
68. F,. di c:oppo ~on orlo appiaTtito e poreTi leggermen te ,icurve, non ti feribile od olcuno delle forme ri~O<1O$Ciute sopra; è in argilla rosso, con vernice assai
op:xo. Inv. 8. 2515.
-
132 -
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LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
29
69. Fr . di coppo con orlo sogomoto ed ~nso, munito di uno rientron~o interno simile o Quello che obbiomo riscontrato ne l tipa A dello formo 42. Conservo
uno bello vernice nero brU1onte; l'orgillo è grigio-scuro per o~ione del fu oco. Inv
B 2514 .
PALMETTE SU FONDI DI VASO DI FORMA
NON PIU RI CONOSCIBILE
Esistono inol tre, tro i fram ment i in maga zzino, num (!rosi esempla ri di decorazione o pal me tte su fondi di for mo non più ricono::;·
dbile, e che si
no una vorietò assai maggiore di quelle descri tte sopra, e può essere util e darne l'elenco particolareggiato. E .specialmente do notare
lo presenza di un numeroso gruppo di "palmette combina te", con
feston i ~d ovali, che appartengono o vasi evidentemente più an t ichi
di quelli conservoti integri a l momen to dello distruzione dell'oppi do (28).
01 Polmette combinoll!
Fondo o ct'l'chi olternoti rossi e neri, sen:.o unghia , con due giri di 001mette e :.ona semplice di "rloture o ro tello. Inv. B. 2001 . 001 vano 125 (15 lu.
glia 1930111. Fondo ottico o vernice brillante, con piede verticale sen:.o unghia. F05l;io
di avoli entro scanala ture, e nell'interno 15 polmelle sciolte; 01 centro forse un:.!
Slello entro un cerchio. Inv. B. 2002.
72. Fondo ollico o cerchi ross i e neri. Fascio di ovali piccoli e stilino tI, con
frangio es terno di flQlmelle e fes loni, entro Iriplice ~ono di slriolure o rotella. Inv.
B. 2003, (19291 .
73. Fondo ottico o cerchi rossi e neri, bello ver nice brillante. Fascio di avoli
piccoli e stlllno ti e frangio di polmette e fes lonl, come nel precedente. Inv. B.
2004 . 001 vano 115, sirolo III (19301.
74. Fondo oll ico o cerchi r05si e neri; vernice e argilla degradate Der o:.ione
del fuoco. Zona di ovali Ira due sconololure e frangio di polmelle e les tonl. Inv.
B. 2005.
'/5. Fondo altica o cerchi rossi e neri; vernice nero brillante. Dopoia giro fii
palmelle a f6 10ni incrociati, separate do uno ~ono di strloture O ro lello. Inv. B
10.
2006.
76.
Fondo ottico O cerchi r05si e neri; vernice degrodoto per fuoco . Doppio
giro di palmetle o festoni IncrociaI i, separole do str;oture o rOlello, come il pre~edente. Inv. B. 2007.
(2BI Essi moncavono di uno
numero 2001 01 n. 2054.
numero~ione,
-
133-
e sono stoli elencali ex nove dol
[page-n-136]
N. lAMBQGUA
30
11. Fondo a ltico (I el'rehi r
del fuoco; piede verticale 51''' 1 0 unghia. Doppio frang io di palmell" (I festoni , 51'porole da uno fascio di ovoli. Inv. B. 2008. 001 "'0' 0 18 (1930).
18. Fondo a u ico Q cerchi rossi e neri; piede Q'quonlo obliquo senza ungh,:!
Fascio di ovoli e fascio es T
erna di polmetle poco regolati, en lro sconalaTUre. In ....
B. 2009.
19. Fondo ottico (I cerchi rossi e neri; argilla e vernice degrodole. Fascio d;
ovoll, con frangio d i palmelle (I fesloni; terchiolino interno isol ato. Inv. B. 2010.
80. Fondo onica (] cerchi rossi e neri. AI eenlro 5 polme lle simme triche intorno od Un cerchio; fascio di ovoli piccoli e stilizzati (come nei n. 12 e 13) e
f rangio es terno di 90Imelle e fesloni. Inv. 6. 2011 .
8 1. Fondo ot tico (I cerchi rossi e neri; vernice brillonte, argilla d egrado t.,.
Polme tt e simme triche (?) 01 cen tr o; foscio d i ovoli, frongio di palmetT~ o les toni
ini
Incrocioll, ed esternamenTe zona di pun T rodi. lnv. B. 2012.
Gli esemplori descritti finoro sono Tu ili di T 'non solo precom;xlnO, mo q uasI
ipo
certamen te o ll ico, co'o ll erizzoto spe.:;iolmente doi ce,chi multipli fossi e ne, i sul
fondo esterno. Invece que ll i che SeguÒnO, sempre o polmeTte combino te, p'esentoro un londo nero uni forme, interro tto d o u n solo cerchio rosso. Si poTrÒ d ire
in futuro si questo diversità corrispondo od uno evoluzione cronologico o od uno
vorie tà ' d i fobbrico.
82. T 'e frammenTi, con (liede od unghio mol lo morco io. fOf$e d i kylix . Polmet T in terne, forse simmeTric he; zOllCl di oval i fra s<:onoloture e f,ongio di pa le
mette o fesTOni. !rw. 8. 2013 . 001 vano 115, straT IV (19301.
o
83. Vernice brillonte e piede od unghia mo,co lo come Il precedel"lle. 20na d i
ovoli e frangio d i polmette o festoni . Inv. B. 201'1 . Dal vano 115, $t'Olo IV
(1930).
84. Ve,nice brillllnle e pitde od u nghia morcoto. Polme tt e simmetriche i-n_
lorno o un cerchiello cen trole; zono d i ovali e frongio di polmelte o festoni. Mal.
lo simile oi due frommenli pre
(1 930).
85. Polmelle in lerne o lesioni. Zono di ovali e Irorgio di polmelle o feS lonl.
Inv. 8. 2016.
86. Piede od ungh ia non riolzco to; argilla più coioro e vernice ossoi rO$50. forse per effetto di colluro. Cerchio d i ovali 01 cen tro e frongio di palmelle o fes toni
alQUan to Irregolar i, inTotno od un cerchio; zono es temo d i s tdo lure o ro tello. Inv.
B. 2017 .
87. Fondo o ?Cre te molto sottile; vernice brillan te. Polmette simmetriche cen tro, e 2.0no di ovoli lltl'esterno. Inv. B. 2018 .
88. Fondo o pore le molto so tt ile; vernice brillante. Zona di ovali e frangio d i
polmeTte
festC<-li .
°
b)
Polmette collegote
89. Piede od unghio. Polmette collegate do leston i regolo' i Incrocia ti, e quot·
tra po!melte simmetric he sovroimpresse a l cenlro. Inv. B. 2020.
90. Fondo es lerro
fuoco. PQlmelte collega te do lestoni incrocio ll; en tro 2.ono di s ldo lure o rOle ll o
Cluod rup le. Inv. B. 2020 bis. 001 vano 115, $lroto IV (19301.
91. Piede od unghio morcolo; vernice interno degrodo to. Polmelle collegote
do les ton i regolori incrocioTi, e 01 centro due cerchie!! i concenl rlcl Quasi imper.
ce.l l ibili; all'esterno zona multiplo di strlolUre o roTeli o (otto li lel. Inv. B. 2021.
92. For:do comple tamen te nero, od umbil ico; piede od ungh ia non morco to.
Polme ll e COIf~(lTe do les toni 'egolori incrociot i; zona Tr iplice d i S'rOolure o ro lello. Inv. B. 2022. Dol vono 99 (1930).
93. Fondo nero od umbllico, piede od unghia non marca to. Polme ll e coll ~o!e
do fesloni regolori incrocia i i. Inv. B. 2023. Dal vono 99 ( 1930).
94. ~ondo nerO od umbili,o. Pol ....eUe cotl~te d g IHTon; ;"";rocioti .. I<.t ..... n lo
irregolo,;; Clltodruplice %0<>0 d i stdoture O rolello. Inv. B. 2024 . Doi vano 99
11930) .
-
134 ;-
[page-n-137]
LA CERAM ICA "PRECAMPANA" OZLLA BASTIDA
31
95. Fondo nero od umbilico; vernice brlUonle; piede od uO!Jhio non rialzato.
Polmelle coll~le do fesloni incrocioli regolori. Inv. B. 2025.
96. Fondo ... ero od umbilico; vernice nero mollo brillante. Due cerchiolini
concentrici all'interno cOme nel n. 91. Polmelle collegate do festoni incrociati regolorl; zono multiplo d i slrioture o rolello. Inv. B. 2026.
91. Fondo nero od umbilico e piede od unghio. Po'melle collegote do festoni
olquonto im:golori; zona muhi;>lo di Uriolure o ro lello. I.w. B. 2021.
98. Fondo cd umbilico; vernice degrodoto e rossiccio all'interno; piede sall:le,
od unghia non rialzato. Polmelle collega te do lesIoni al~uanlo irrepolori irn;raciot!. Inv. B. 20 27 bis.
99. Fondo nero od umbilico e piede od unghia. Polmette collegate do festOni
Inlreccial!, cbbaslonzo regolari, ccn cerchietto sovrappoSlo nell'interna; zona di
minule slriOlure o rolella. Inv. B. 2028. Dal vano 99 (19301.
100. Fondo nero od umbilica; piede od unghia. Pclmctte collegale do feslo'!l
a 'ascnga. Inv. B. 2029.
101. Fonda nero od umbilico. Palmell e collegale do festoni sloceall, COn ce:chlelto In terna. Inv. B. 2030.
102. Fondo nera od umbilico; piede cd unQhio ncn riolzolo. Polmel le coll,.go te do festcnl rodioll olquonlo irregolar i, con cerchiolino a l cenl ro. Inv. B. 203 !.
103. Fcndo nero ad umbilico; vernice rosso deqrcdota; piede od unghia non
riolzalo. Palmelle collegale do festoni incrociati, alquan to irregolari; zono est"'ra di slriolure a ra le lla. Inv. B. 2032. Dal vano 115, slrclo IV (19~01.
10'1. Foooo ad umbllico; vernice fo~ d'imitaz ione, bruno ed opaco. Palmel'e
collegale da fl!"$ loni; zona di sl ria lure a rctellc piu rode. Inv. B. 2033 . .
105. FOl1do od umbilico, ;nlernomenle arrossala; piede cd unghia poco riolzoIO. 4 polmelle collegale da fesloni o losanga, con cerchiolino 01 centro; duplice zona di $I
106. Fondo od umbilico; vernice piu chiara degrodolo e forse d'imitaziOne.
Polmette colle-gole do lesIoni incrocio li, con cerchiolino 01 centro. ' nv. B. 2035 .
cl
Pal melte . immehic he
°
101. Piede d i lipo otlico cerchi rossi e neri. 4 pormelle diSPOSte o croce ;n.
lorno un cerchlello, enlro Un cerchio eslerno cor.centrico. Inv. B. 2036. 001 vano
62.
°
r08. Fondo con vernice poco arrOSSalO. lerno di strtoture a rOlello. Inv. B. 2031.
109. Fondo
vernice deg radato (opparliene o un vaso d i forma 21 / 25 8 1.
4 palmett e dispo$le o croce olquanlO irregolore. Irw. B. 2038.
110. Fondo od umbilico e pil!de od unghia. 4 palmelle disposte o:. croce (egolore; zona multiplo di slrlolure o ro le ll o. Inv. B. 2039. 001 vano 99 (1930\. ,
111 . Fondo nero od umbilico, piede od unghio marcola. 4 polmell e d l$po~t è
o CrOCe a lquanto irregolare, In lorno od un cerchiolino; zona d i slr iolure o rotello.
Inv, B. 2040.
1 12. Fondo od un,bilico, orrO~SOIO e con vernice degradalo> pieile' M u~g~,io
morCO IO (pertinente o u no k~li.) . 4 polmette d ispOS t ~ a croce, entro zona ,di slr\o;
lure o rolello. Inv. B. 2041.
113. Fondo esternomenle arrossa la, con piede od unghio ' morCO lo (pe'rtlnen lCl
o uno ky li x). 4 palmette dispos te
croce intorno o Un cerchiolino, en tro dòplic~
zona di , s tdo lure o rotella. Inv. B. 2042.
114. Fondo nero od umbillco; piede od unghia non marcolo. 4 Polmelle dis_
pos te o croce olQl.lOntd irregolare, enlro zona di strialure o rotella. Inv. , B. 2043.
I 15. Fondo ad umbilico; verni~ olQuon lO degrada to ed eslernomenle 0"05,
salo; piede od unghia assai $Cli ne, con cerchio rosso. 4 polmelle d isposte o croce.
in torno eS !.II"I cerchiolino, entro duplice ze..,o, d I s tr'o lure b ·rolello. lriv. -8. 2043 bl~\
116. Fondo olquanlo arrossalo, con vernice forse d'imi lo zione; piede od un·
ghio non marcato. 4 polmette disposte o croce, e"lro zona di s tr.i0lure o rr~~ello
rede. Inv. B. 2044.
°
°
_
135 -
[page-n-138]
32
N, lAM80GUA
111. Fondo, pertinente forse a Un VO$O 5U piede (ky lill ?); piede od unghiJ
non riol:.oto. " polmelle poco simmetriche e irregolari entro :tona di striotu,. (I
rolello. Inv. B, 2045.
118. Fondo CI vernice ol;vos tra, for se: d'imitozione; piede od unghia non rial
dI Palme n o G99.uppole
119. Fr. di vaso su piede (simile 01 n, 111)." palmelle cvgruPPClt. O croce.
In .... B. 2041,
120·125. Sei frommenti di formo 21 / 25 B, con bello vernice nero CI ll'il;!e,menle orrossoto. " pa lmelle aggruppole CI croce alquanto irregolare. In ... B. 2048_
2053.
126. rondo CI verniee nero opa.co, forse d'Imitazione. " polne"e oggruppole,
assai I,reoorari. In... B. 2054.
I
Lo classificazione delle polmette precampone che abbiamo tracciato sembro dunque reggere 0110 provo di un più vas to gruppo di
materiali del IV secolo a . C, che rientrano tutti in uno delle quat ~
tra ca tegori-e def inite.
Sembro pure confermato l'ant eriorità delle palme tte "comb i ~
note" su quelle "collegate", e, fra queste ultime, di quelle a di segno molto regolare su quelle in cui i festoni si vanno in t recciando
e s taccando l'uno dall'altro, con tecnico progressivamente più scadente. ~ notevole che il primo gruppo ricorro in maggior parte su
frammenti che più sicuramen te si possono definire "o llici" ed ascrivere 0110 fine del V e 01 principio del IV secolo, mentre le oltre
appartengono ai vasi in uso 01 momento della distruzione dell'oppido. l frammenti con polmette combina te di cui si hanno ancora i
dati di provenienza si riferiscono infatti o livell i profondi (III e IV
st rato) an teriori allo distruzione .
~ infine confermata, dallo descrizione dei frammenti, lo cons_
tatazione che tutte le palmette presenti alla Bastida sono impresse, e che perciò lo data di inversione dell o tecnica, con adozione
del disegno in rilievo, è posteriore all'abbonda no della locali ta .
• • •
Qua li insegnamen ti genera li si possono trarre de l materia le del la Bastida per lo cronolog ia e lo diffusione della céramica precampana e campana in Occidente?
Sono pochi gli elementi di confronto su cui si posse fare affidamen to sicu ro: l'unico f inora val ido nel Mediterraneo occiden ta le
è quello de llo necropoli di Ensérune, databile intorno a l 300 a . C,
o cui ci siamo già più volte riferi t i. Val lo peno di fis sare in sun to
gli argomenti che ci portono a giudicare lo foci es finale della Bastida anteriore di due o tre decenni o quella di Ensérune, cioè fra il
350 e il 330 avanti Cristo:
_
136 _
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LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
33
o) Sono assenti 0110 Bastida i vasi decorati nello stile detto
"di Gnazia", largamente rappresenta t i od Ensérune, e in part icolare i gronde crateri di for ma 40;
b) manco alla Bastida il vaso pr~campona di forma 26, che
ad Ensérune si associa 0110 forma 2 1 e ne sembro una di re tta evoluzione;
c) manco pure ogn i esempio sia della t ipico coppa baccellata
24/25 B, frequentissi ma ad Ensérune, sia delle forme 25, 27 e 28,
proprie della più an t ica ceramico campano, come pu re del "gtJol tus"
o baccell atu re (forma 44);
d) le pal mett e sono sempre impresse, non a ri lievo, e manca no total mente l-e pol me tte s taccate; lo legat ura de ll e polme t te è
sempre abbastanza accurata e regolare, mai trascurata e convenzionale come oppare 0 110 fine del IV secolo ad Ensérune;
e) è costan le lo presenza su l fondo dei vasi e in torno 01 piede
del motivo o cerchi rossi e neri, proprio della ceram ico ottica a fi gure, m:mtre ad Ensérune si può consta tare che esso è in più avanzato stadio di scomparsa .
In tutt'altro ambiente, ed assai più lontano, ci offre un buon
parallelo il materiale di Olinlo, in Grecia, distrutto e abbandonato
nel 348 o . C. e perciò caratteristico dello primo metò del IV secolo
(29). Il confron to con 01into rivela uno not evole serie di analogie
nelle forme e nelle decorazioni, per quanto ivi lo gamma dello produzione sia infinitamente più ricco e più vario. Rileviomo in porti·
colare:
o) lo presenza dei vasi di formo 21 e 22, con sagome e poimette analoghe, e l'assenza del vaso di for mo 26;
b) lo presenza delle m inori for me 2 1/25 e l'assenza delle for me 24/25 con baccella ture, nonché de lle al t re for me della cam pana più antica sopra citate;
c) lo presenza de l cratere di for mo 40 solo in esemplari di
piccole di mension i e con semplice zona di baccellatu re, priva di decorazione sovradipin to;
d) le pa lmette molto regolari, di solito "combina te", e l'assenza di que lle co ll~ga t e con disegno irregolare.
129) I vosi di Olinto $Ono pubblicati e ampiamen te studiati do DAVID M.
ROB INSON : "Ellcovotions 01 Olynlnus, XIII; VOSl'$ fOl.U>d in 1934 ond 1938",
Boltimore, 1950 (seguito o Quelli già pubblicoti nel voI. V, Sollimore, 1938).
__ 137 _
[page-n-140]
34
N . LAMBOGLIA
Poiché lo dato dell'abbandono di Olinto è finora lo 5010 mat~
maticamente esatto, ne consegue che "abba ndono della Bas tida
non può essera od esso posteriore se non di uno o due decenni, il
che ci avvicino sempre più cl limi te del 340-330 avanti CriSlto, che
crediamo di poter in t ravedere. E: questo difatti lo dato affertaci pure do lio non grande quantità di ceramica greco o figura rosse che
alla Bos tida accompagno lo "precompana" : il frammento più tor o
do, secondo il BeozJey, può appunto cadere intorno 01 330 o . C.
(30) .
Si affaccia oro na turalmen t e il quesito : qual è il luogo di pro veniem.a di questo cera mico, come di t utto quello o vernice nero
che ero im porta ta in Occidente, e particolarmen t e sulle cos te dello
Spagna, primo dello generale diffusione dello ceromico propria men t e campano?
Lo risposto più ovvio è che questo cen t ro abbia do ricercarsi
nello stesso Campania, o comunque nell' Ita lia meridionale, ed esso
sarebbe indubbiamente suggerito anche dall'analogia dello posta
rossa con quello dello campana A dei secoli successivi. Ques to ipotesi non t rovo però conferme, finora, in questo supposto p:l trio
d'origine: 0110 stato a ttuale delle nostre conoscenze si c~rchereb!::le
invano, nel mondo itolioto, uno stre t to riscontro di forme e un:l
analogia di tecnico con lo ceramico precompono dello Bastida o di
Ensérune, tale do legittimare lo supposizione. Quel che è oro possibile osservarvi darebbe luogo piuttosto all'ipotesi con t rario : lo
posto è di solito color nocciolo e più chiaro, le forme non sono iden t iche anche se presentano notevoli elementi di affinità . Solo am ·
mettendo che lo produz ione "pr-ecampono" o posto rosso sia lo diretta antena to dello campano A, e che lo varietà o posto rosso sia
escl usivo dell'e fabb riche isch ita ne ed abbia perciÒ raggio d'az ione
marittimo e non t errest re (31 l, si pot rebbe acce ttore l'ipotesi che
già dallo Campania provenissero i vasi o vernice nero dello Bost ido.
L'alt ro possibili tà è che quest i vasi provengono ancoro do ignoti
cen tri dell'Eliode e siano s trettamente legati 0110 produz ione ottico
non decorato o figure, nelle sue varietà e nell e sue imi taz ioni do
••
(30 ) Dalaz ione comun icala da l Bea zley, per il f •• di vaso con lo sce na d i Tr it la lerno, a P. BOSCH-GIMPERA: " La farmaci6n d e 1 pueblO$ de Espona", Me0$
/Ciea, 194 5, p. 230. V. gli allri frammenli pubblicaI i In man imo pOrle d o BALLES·
TER-PER ICOT, I. C., IDV. XIII .
(3 q Cfr. " Clollifico&;one p,clim;..o,o" cii ., p. 16 3 Scg{J .
-
138 -
[page-n-141]
LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
•
35
parte di fabbriche locali. Ci monco finora ogni punto d'appoggio
per affermarlo o per negorlo, e sol tan to dal progresso delle ricerche
sia nello Grecia proprio, sia nell'I tolio meridionale, potrà scaturire
lo verità. Questo incertezza legittimo uno volto di più il termine
di "ceramico precompono", per tutto lo produzione del IV secolo
non ancora sicu~amente attes tato in Campania e che si \.390 ancoro
s trettamente 0110 tradizione afllico . A questo constotoz ione creda
che dobbiamo per il momento arrestarci .
Un lunga comm ino resto ancoro do compiere per determ inare
i coposoldi cronalogici e il flu sso delle corren t i commercia li onte ·
riori 0110 ramonizzozione nel M~diterroneo occiden tale. Giacimenti
come quello dallo Bastida possono aprire lo via od uno soluz ion2
del problema, ma è necessario che essi si moltiplichino e che trovi ·
no anzitutto le loro basi cronologiche in loca lità dotate do eventi
s torici ben conosciu ti.
-
139 -
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[page-n-143]
LAMBOGLlA.-CC jca "pfICampana" d.lla Baltlda
fam
Polmelle " collegole" dello ICH'ma 21
LAM. lo
[page-n-144]
LAM, IL
Polmette "col1egclle" dello formo 21
[page-n-145]
LAM. III.
Palmette "callegale" della farma 2'
[page-n-146]
lAMBOGlIA.-C• •omico " p. llco mpOrl O" d. llo Bost ido
Po!melle "coneoote" dello formo 21
lAM. IV.
[page-n-147]
LAM80GLIA.-C"ClmiCCl " prlCClmpClIICl" d, IICI BClltldCl
Palmell e "collego1e" dello formo 21
LAM. V.
[page-n-148]
L MBOGLI .... - Ctr ornlco "precompollo" clelia BOItlcl,
...
Polmette "collegote" dello forma 21
LAM, VI .
[page-n-149]
LAMBOGL1A. -Ce.omieo " p.e( ompano" dello Bo.lido
Polmelt! "simmetriche" della formo 2 1
LAM. Vll .
[page-n-150]
LAMBOG LlA . -Cc romico " ptcco mp ono" dello BOltido
LAM. VI II.
21
11 / 23: Polmelle "oggruppole" dell o formo 2 1
24.- 5en:<0 polml"He
[page-n-151]
LAMBOGLlA.-Ce.amiea " p.ecampana" della Bastida
Pal me lle • simm ... l.iche" e "oggruppcle" della forma 211.25
LAM. IX.
[page-n-152]
lAMBOGLlA.-Cerom ico "prec;ompono" dello BClstid"
\
Polmette "collegate" dello formo 22
LAM. )C ,
[page-n-153]
LÀMBOGLlÀ._Cuomlco " P'l compono" d, Ilo Bo. t ldo
Polmelle e ,Irlolu,e dello formo 40
LÀM XI .
[page-n-154]
LAMBOGLlA.-Ce.amiea " p. l campana" de lla Battida
Polmette "simmetritl"le" e "aggruppate" dello forma 42
l AM. XI I.
[page-n-155]
L... MBOGLI ....-Cera"'ica " precal'l'lpana" della Bastida
Polmet te "combinate"
L"'M. XIII .
[page-n-156]
LAMBOGLIA .-Ceramica "precampana" della Baltlda
Palmolle "combinate"
LAM. XI V.
[page-n-157]
l AMBOGLl A.-e.teaMleea "pr.Ult'lpeallea" dellea Beauldea
Polmette "combinote"
lAM. XV.
[page-n-158]
LAMBOGLIA. -Ccrami co " pr cca mpana" da lla Bast ida
Polmette "combinore"
LAM. XVI.
[page-n-159]
LAM. XV II.
Polmetle " combi not e "
[page-n-160]
LAMBOGLJA._Ce,,,m;co " p.ccompono" dcll o Bostido
Polme lt e "collegate"
LAM . XVIII .
[page-n-161]
L MBOGLI ....-c:.romlca "pr. campono" d, Ilo BOltldo
...
L"'M. XIX.
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2..:.-
Po lmelle "collegote"
\
[page-n-162]
LAMBOGLIA.-Ceromoco " precompono" dello Boslodo
Palme tl e "coll egate"
LAM. XX.
[page-n-163]
LAM80GLlA.- Ce tom lco " ptecompa no" dello Bol lido
."
"
Palmelle "collegale"
LAM. XXI •
[page-n-164]
LAM. XX II .
LAMDOGLI A . -Ce'Cl mi,o
~
.)0,
,
Palmelt e " simme triche"
:'1;', Il
Oi
[page-n-165]
LAM80GlIA.-CtraMk .. "prtc:oMpollO" dello 8."tido
Palmelle "$immelriche"
LAM. XXI II.
[page-n-166]
LAMBOGL IA.- C. ,om;eo " p, ec:om pono" dello BOltido
Pol mel ll! "ogg'uppo'."
LAM XXIV
[page-n-167]
N.
LAMBOGLJA
(lIaHa)
La ceramica "precampana" della Ba!>tida
L'oppido iberico de llo Basti da de Mogente, si tuata o ci rca 100
km. o sud di Volendo ( I ), lungo lo via di pene t raz.ionè preromana
fra il litorale e lo Meseta e sul limite approssi ma ti vo fra il terri to·
rio dei Contestoni e dei Bostetoni (fig. 1.a ) (2) , è uno dei giacimen·
ti fondamentali per lo studio e pe r lo determinaz.ione cronologico
dei materiali del IV secolo o. c., e in specia l modo della ceramico
campano o vernice n ero, nello Spogno e in tutto il Mediterroneo
occiden tal e.
Scovato in piccolo parte fra il 1928 e il 193 1 (f ig. 2 .- e 3. a ) esso
ci offre il coso, assai raro fino od oggi, di un abi tato iberico che,
dopo un periodo di vi to non lungo e legato a drcostanze s toriche
finora oscure, fu definitivamente abbandonato in e tà anteriore
oll e guerre puniche; e fu, a quanto s.embro, un abbandono rapida
e improvviso, che, non avendo consen t ito ogli obi tonti di dorsi ad
(1) ~ 01 10 cll :O 100 m. su llo pianura circos lonte, che domino per un 10roa
raggio. l o collino, isololo, è oggi e do tempa immemoroblle del lutro incol lo.
(2 ) Esso fa porle del sis tema d i oppido iberici d el relrO lerro dI Hc mc rOICO.
pion e d i Akro Leu kci (eslremo nord dello regio Contel toni o l, che appaiono ' orle·
mente eUeni:u:oli e di CI,J; sono principali coposold i lo Serrelo de A1coy, Covolto,
Costellon d e Rugot e lo s tesso- Soetob is (JoI;VO). E l'estremo pun to OVOn'l'o to ver·
SO lo 'l'ono in terno di Alboce te ( territorio dei BO
$teta ni). che oppare pure operlo
fin dc I V secolo (bronzetti di Rollos e del Uono de lo Consolm;i6n; cerornlco di Coso
del Mon te, M' notedo, 5olobrol, Hoyo de $on ta Anol 0110 penetroltione commerci:Jle e (uLturole greco. Cfr. F. ALMARCH E Y VAZQUEZ : "Lo on tiguo civili zoc iOn
i~,;co en el Reino d e Volencio"; Volencio, 1918; A. GARCIA Y BELLIDO: " His·
ponio groeco"; 1948, t. Il, p. 70 segg., 81 segg., 114 segg. Se il nome de La
Baltida non fosse comune Per "altura fortifica to" in tutto lo zona del ll!VQnte,
si potrebbe onche irrvnoginore uno sovropposilt;one od un coleo semo nt ico Ira il
suo nome e quello dei Bentetan i, di cu i o rigore potrebbe essere un pos to OVOn2.010.
Ma nullo po.>Ò provorlo.
-
10 5 -
•
[page-n-106]
V
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Fig. I .---Corla d ello re-gfone l! wc! d i Volendo, con l'i nd icoJ.ione lopogro fko dello
Bastida l! d eg li allrl oppidi l! località flnoro noli pcr lo prll'SC!'nZO di oggetti
di impor loJ. iono tronsmaflna.
1
[page-n-107]
LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
3
uno fugo organizzato, lasciò in situ, sul suolo s tesso delle case
incendiat e e in porte crollo le, lo maggior porte dégli ogge tti di wso
domestico e quotid iano, in uno regione difficilmen te accessibile e
poco esposta a saccheggi. Di qu i l'inconsueta quan t itò di vasi integri o ricostruibili, e di altri oggetti di ogn i tipo, che le prime compagne di scavo hanno permesso di roccog lie rvi (3) (fig. 4 .- e 5") .
Quando, nel 1949, vis itai pe r lo primo volto il Museo di Valencio, fui immediatamente colpito sia dallo stretto rassomig lianza
dello ceramica o vernice n~ro dello Bastida con quello dello
necropoli di Ensérune (4) e con quello di a lt ri oppidi dello Catalogna (5), sia dalla eccezionale omogeneità del ma teriale, che non
solo non pre'sen to alcun inquinamen to d i oggetti pos l eriori 01 IV
secolo (6), ma a nche per quanto riguardo lo ceramico iberico off re
131 I. BALLESTER TORMO e L. PER ICOT: "La BQ$tida d e " Les Alcus~"
IMag en tel"; in Arcnivo de Prenistoria Levon l,":>, I ( 19281, Valencia, 1929, pp. 179
e H., con XX tavole. Gli scavi si sono sVQlti nella porle cenlrale e più alla del 'oppido, lo cui ci nla muraria si Intravede ancora ai morg,ni del pianoro. Uno larga
e!plora:r.iane resto ancoro possibile, e resto pure do ricercare la necropoli, cne dorebbe certo grondi risultal i. N ella mio vis ita al sila, il 17 settembre 1952, 'n
compagnia d el Diret tore d el S, I, P. Domingo Fle lcner, della Srto. Moria Ang eles
Mezq u;riz e del sig. Glner Boi ro , un limi ta tissi mo sog gio d i scovo in uno dell ...
c bita:tiani ancora inlalle no d ala confermo dello s tra ligro lia ossoi semplice g;o
onnota lo dol Bollester e dol Per lco t; 50110 l' hum us recent e si in contra un primo slro_
to di dis lru:tione, contem pora neo o d i poco 9QSleriore all'obbondono d ell'oppido, e
uno Slrato a rc heolog ico in si tu, im med io lomenle an teriore 0110 dis truzione. N e5suno Irocda si ha finora di un 'occupo zione molto più antico del V- IV secolo o. C.
(41 Scriva inlen:tionalmen le "fase iberica", rif erendoml 0110 necropoli d el
IV - III se<:olo con c!!famico campano, percne ri tengo che sia sopo-atulto Ques to, od
Enser une, lo vero lacies rapPresen tativo dello civil lò iberico, conseguente a ll'arri _
vo d e1)li Iberi coo lo loro lingua e col loro alfabeto graf fito sul vasi componi. La
primo fase, rifer ila 01 V secolo, f1O(1 e carotleriuoto da alcuno serilta in caro tieri
iberici e i vQ$; sono greci, pseodoionici od ,ndigeni. Sulla ne<:ropoli e sui moterial,
di Enserune v. per oro speciolmenle F. MOURET: "Corpus Vowrum Anl;quorum,
Fran.c:e, N.o 9, Colle<:lion Mau re t lFoullies d ' Enserunel"; Paris, 1929: J. JANNO _
RAY ; "Les louiU es d'EnserWle", in Revue ArcneologiQue, XXVI, (19461, pp. 1.
41; J. JANNORAY: "Las excavaciones de Enser une y el problema de lo ceramica
"'bérico". Es tudio de es tral igrafio y de cronologia", in Archi vo Espano l de Ar _
Queologlo, nÙm. 74, Madrid, 1949, pp. 1-20; J. JANNORAY : "Les fa uiltes d'Ensci rune et les ci vill sa tions préromoines du Mid i de lo France", in Rivis ta di 3tudi
lIgurl, XIV, Bordigh era, 1948, pp. 85- 103.
(51 I piu slre ll i roppor ll s. possono finora osserv
seo Archeologico d i Borce llono; dr. J . DE SERRA RAFOlS: "Lo coU ecdo Rub ia
de lo Semo 01 Museu de Borcelono", in Anuari de l' lns titut d ' Es tudis COlolans, VII ,
( 1921-26), Borcelano, 193 1, P. 67 segg. ) ed oro anche con Quelli dell'oppido di
Ullos tret in provincia di Gerano, in corso d i scovo.
(61 L'esame di 11,1110 lo mosso del materio!e p roveniente dogli 5Covi dtl 1928_
31, raccol to nei magazz ini del Museo di Volendo, ho pienamente confermolO l'assolu to ossenza d i ceramico pos ter iore a l IV secolo. Fa so lo ecct:tlone un frammento di campano B (formo 5 1, cne, se non é frutto di confusione nello redazio ne
deU'invcnlor io, sarò cerIo traccia di un casuale passaggio di persone due secoli
dopo.
-
10 7 -
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4
N . LAMBOGLIA
uno faci es del tutto primi t iva, es traneo alle for me e ai t ipi d~co ·
ro t ivi che s i off..?rmano nell'e tà delle guerre puniche e a ll'inizio
dello romanizzaz ione (7). Il ma teriale dello Bast ida, paralleloment e o q ue llo di Ensérune, ho perciò servi to di base 0110 classificazione prelimina re della ceram ica compano (8), e special men te 0110 de-
Fig. 3. -P ian la dell'oppido dello Bastida, con l' il'ldicozeione d ell'areo esplora lo fino
o, 1929. (Scola I : 6000).
t erm inazione delle fo rme e de lla c ronologia generale d i que llo produz ione più on tico, di transi zione t ra lo cera mica ol t ica nOn decora to a vern ice nera e quella più propria men te e sicuramen te ori ginario della Camponia, a nte riore 01 300 avan t i Cristo, che ho proposto d i defin ire col term ine generico e non impegnativo di "ceramico precom pono" (9).
1) Cfr. BALLESTER-PERICOT, I. C., pp. 202-213 e tov . X IV_XV III. Lo ~tei
sa L. PERICOT; "Lo céromique iberique de San Miguel de Lirio", in Revue Arcneo logique (V Iii, 1936, p. 91) riconosce l' es tre ll a ollinitò dello ceramico iberico dello
Bastida col gruppo dell'Andol ucio, pi uttosto che Con quello di LIrio o di ElcheArcheno, che 51 retrovo invece negli (lppicl o più vicini 0110 cos to (in reci tò però li
divide principalmen te il divedo cronologico di circo 3 s!!'Coli! ). Uno penetrot.ione
d i prodott i dall'ovest per via d i terra resta possibile, sOprol ulto se si ammettesse
che Il terri torio d ella Bostida appar tenesse 01 gruppo emico dei 8 0. tot oni pi u ttos to
che o quello del Co ntn to ni. Mo, per non cadere in errore, sarò nl!'1:e5sario primo
conoscere ottroverso altri giacimenti dello costo l'esa tt o focies de llo ceramico iberico de l Levante nel IV secolo o. C .. e dis tinguerla do quell o del III e d el Il per
quonta riguardo le fai me e lo decorot.ione. Il lotto più evi dl!nte il per oro he.
tra le forme dello Basli do. monco totalmen te il "sombrero de capa". lo cui datu
;"it.iole è per me il primo fondamen ta do s tobilire per fissare lo cronologio dello
ceramico iberico.
(81 N. LAMBOGlI A: "Per uno clossi licot.iOl'le preliminare de llo cer:lmico
campano" , In Attl del I Congresso In ternazionale di St ud i Llguri, BOfdignera, 1952,
pp. I 39-206.
(9) Ques to defini z ione il nato od En$érune, nelle d iscusionl Itolo- froncospagnole sul problema dello ceramica iberico d uran te i Corsi In ter!"IQt.ionali di
Studi Uguri del 1949. Eno ha il gran van taggio di eludere, per il momen to, Il pro _
vernice nero, che il preb lema della provenienza d i questo più a n tico ceramico
moturo voler risolvere, e consente d i includervi anche lo produz iOf'le a figure rosse
del V e IV secolq della Grecia propria non d!!'Cora to.
°
-
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~':" U fY
n,
c
CROpV,IS
de las excavaciones del pohlado iberico
de la Bastida-Mo~en.e
Fig. 2,-
[page-n-110]
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f.scala de 1:500
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[page-n-111]
5
LA CERAMICA "PRECAMPANA" O::LLA 8ASTIDA
Fig. 4.- Schema stratigra fi,a dtgli $Cav; S. I.P. 1928·31.-1. Humus rKente. Il . T erra acc\A'TlUlata dopa lo d.struz ione dell'appida.-III. Livella arcneo·
log ico in si tu o
•
,~
,
.- " ,
Fig. 5.- Slrahgraf.Q .. levata nel iOggia di scova del 11 HllembJe 1952.- 1. Hu·
mU$ 'lKen te.II . Terra accumula ta dopo lo dist ruzione dell'oppIdo.
II I. Terra ,on carbone e cenere, ricco d. fronvllenll in Silu.
-
109-
[page-n-112]
6
N . LAMBOGLIA
Ritengo oro ut ile 01 progresso d eg li studi cronologici sull o st es·
so ceramico campano, e in a tteso che nuove osservazioni e nuove
compogne di scovo accrescono ulteriorm en te gli elemen ti d i giudizio, corrispondere 01 cortese invi to del Servicio de lnvest igaciones
Preh istoricos dello Diputaciofl Provincia! de Volend o (e in porticolare del suo dirc ltore D. Domingo Flel che r Volls) e pubblicare per
es teso, con uno docum enta z ione gra fica adegua to, tutti ; vosi di
t ipo precampano, di cui nel suo a rticolo prelimina re il compia nto
don Isidro Bolles te r ha do to solo un cenno e uno serie limitat a d i
fo togra fie (l O). Tal e ricerco servira O fi ssare, pe r cosI dire, gli incunoboli dello produzione o ve rni ce nero impor ta la nell'estre mo
Occ id ent e fin da l IV secolo, a s tab ilirn e lo diffe re nziazione do
que llo del I I I ed o de te rminare in modo più preciso, se possi bil e, le
cara tter ist iche e l'evoluz ione cronologico delt a pr incipa li forme
"precampane" (21 -28, e dallo 40 in poi secondo lo "Class ifi cazi one preliminare" citato) che si di ffondono in Spagna già ne l IV s'a ·
colo a . C.
Primo di far confronti e di trarre concl usioni d'insieme è necessa rio l'ana lisi de ttagliato di tu tto il mate riale e delle sue cara tte ·
ris t iohe, seguendo e s .... iluppando lo serie t ipologico d~1I0 "Clossil icazione preli minare" ci ta to.
FORMA 21
E rappresenta to do uno ricco serie di esemplari, che di most ra no essere ques to il t ipo di piatto f ine d i uso corre nte 01 momento
dello d is t ru zi o""'~ dell'oppido. Essi sono di dimensioni ....oriabili, do
un d iametro massimo di m. 0'24 o uno di m. O' I l ; tutti però re cano cara tt erist iche comuni, che possono ri ossum ersi como segue :
o) pos to rassiccio, iden tico o que ll o dell o campano A dei se coli pos teriori 01 IV, in t olun i esemplar i ohera to e divenuto più o
meno grig io sia pe r ozione del fuoco nell'i ncend io dell'oppido, sia
per effe lto dello prolu nga to o impe rfetto cottu ra;
( I O} BALLESTER e PER1COT, 1, c., PP. 19€_10 1 e la v, XI - X I I. I d iseg ni tal
no lurali, ,idoll i tutt i di me lò ",e l cli( he} sana stan i l'$eg ui li a cu ra de l S.I.P. d i Vo _
lencia , da l sig. Alccicer. Per lo ri prcduz ione d elle pO lme ll e - problema lecn ica d i
ossoi diff ic ile sol uzione volendone dore u no ropprese nlaz iane g ro fico lole do perme ttere con ll On l' su lorgo sco lo sen za lo visione d eU'origlnole- ho fin' lo per sce ma tita, ol quofllo C()!; IOSO, ma l' un ico d 'M:
gliere il sis lema d i riprod urre i colc hi
d io ri sol to li sodd isfoc<"r ti. in luogo d el d is"'9no o d ello oncor piu cos toso fo tografia d i og nuno w l fondo del vaso.
°
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11 0 _
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LA CERAMIO, "PRECAM?ANA" DELLA BASTIDA
7
bI vernice nero molto fine e brillante, ma in molti esemplari
corrosa e irregolore o per lo stessa causo di incendio o per lo natura
del terreno di conservazione, e in non pochi esemplari sfumato di
rosso per ossidazione dello fiamma durante lo cottura;
cl presenza costante del cerchio rosso, di tradizione ottico,
privo di vernice, sullo superficie esterna del piede e spesso anch e
nell'angolo tra il piede e lo coreno; e in due esemplori anche dello
decorazione o cerchi a lternatamente rosso e neri sull'i ntero superficie 001 fondo es terno, diretto continuazione o reminiscenza dello
stile ottico o figure;
d) presenza quasi costante (soltanto due esemplari ne sona
privi) dello caratteristica "unghia" sul bordo in terna del piede, che
formo un gradino sopraelevato di uno o due mm . ri spetto all'esterno;
cl piede verticale assai alto e rigonf io all'esterno, in qualche
esemplare anche con rigonfiamen to o spigolo vivo;
fl parete spesso nella curvatura, assottigliato verso l'orlo, che
forma sempre una rientranza assai marcato;
g) presenza costante, sul fondo esterno, di un "umbitico" al
centro, più o meno ma rcato;
h) presenza costante (solo un esemplare ne è privo) dello
decorazione a polmette sul fondo interno, quasi sempre accompagnato da uno a due circoli di strio ture o rotella, osso; fini e regolori.
Le polmette sono sempre impresse, ossia col disegno incavato e
il margine esterno e i vuoti interni a rilievo: solo in un caso (num.
17) ques ta tecnico peculiare del IV secolo accenna ad invertirsi,
come di regola ovviene nelle palmette del 1n e Il secolo (II) ,
I mo tivi o palmette sono in evidente rapporto con lo dimensioni maggiore o minori del vaso, cioè con lo super fi cie orizzontol e
disponibile sul fondo stesso, per lo sviluppo del disegno decora tivo
In base o tote ropporto di misuro si possono distinguere, seguendo
le definizio ni che ho già cerca to di fissa re nello "Classificazione
preliminare dello ceromica campona" (pog. 201 -203) :
al polm ette collegate do uno serie di sottili so1coture o gam·
bi stilizzat i (in diversi esémplori, 4, anche do un cerchietto cen·
j 11 1 Ques Iti dislin z itlne ho in lrodolltl appena di sfuggita neJlll " C/olSiflu. io.
ne p.climinore" p;u vol le ci loto Ip. 204,. Essa e in {eolio un elemen to d i giUdo:tiO
fondamento le per ,"conoscere le polmette "prec;ompone" do quelle compone.
_111_
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8
N, l AM BOGLlA
t role) traccia le a mano, con tecni ca meno regolare che nei plU O~ ·
·Iichi esemplari a ttici (o po lmete "combinote" con fes toni ed
ovoli) , ma sempre abbastanza fine ed occuroto;
bI poi mette simmetriche, ravvicinate a croce plU o meno re·
golare, senza collegamen to di so1coture, in genere Q gruppi d i 4
contrappost e, ma non ancora o contatto l'uno con l'altro ;
cl polmette aggruppate. addossa te e spesso anche sovropposte
l'uno oll'o l-Iro, o gruppi di 4 come le precedenti, sui vosi che offrono uno super fici e orizzontale oncoro minore;
d) senza polmete.
A questa di ff eren zia zione corrispondono i due gruppi fondù men ta li di vasi delta forma 21 in t egri o in. gran par t e conservati,
che si possono descr i v~re como s~gue (12) :
PATERE DI GRANDI DIMENSIONI
(con polmetle collegal e)
I . Es. con vernice nero brillonte ben conservala, munito d i unghia ne l piede
e d i cerchio r0550 sul piede es lerno e sulla coreno. Inv. B 1530. Proviene dal vo~
no 169 e dall o sirolo III (8 luglio 1931).
2 . Es. C vern ice brillante come il prec edenle, munito di ungh io e d i cerOll
chio ,~so. Inv. B. 152B. Proviene del V
polmelle quasi del lutro corrose e righe tta ture meno fini; piede ad unghia, cerchio
rossa nel piede e nello careno. Inv. 8. 133. Provie ne da i vani 28-32. sen za Indi.
co zione di $lrO lo (24 luglio 1931).
4 . Es. con argilla ross.a e vernice O5$Oi ben conserva to, con piede ad unghia
appeno morco lo, cerchio rosso nel piede e nello coreno. Inv. 8 . 168. Proviene dal
vano 6, SIrolo III fl 6 luglio 1928).
5. Es. in argilla ross.a S(;uro, con ver nice brillonle non ben conse'VOlo e orrO$5010 sull'orlo e sul fondo Mlerno; unghia net piede completomenl e consun to, cero
chio r~so consunto nel piede e nello coreno. Molto frommen lOl o e con quall .. o
~i fari di salda lurll antiche. Inv. B. 1529.001 vallo 212, slroto I {18 lug lio
1932 1.
6. El. ~rammen t ario, in argilla scuro per cottura, con vernice meno br illan te
pOCo Orr055010, piede ad un ghia, cerchia rosso nel piEde e nella careno. Inv. 8 .
2 501. 001 vano 192, strato I (5 lug lio 1931).
PATERE DI DIMEN SIONI MINORI
a} con polm e tte coll egate:
7. Es. In argi llo rossa, con vernice nero bri llan le molt o consun ta , in porle
arrOSSa lO; palmette Quasi comple tomenle scomparse per corrosione d el fondo, u n·
ghio e cerchio rosso nel piede. Irlv. B. 153. 001 vano 75, s tra to III (13 luglio
19291.
8. Es. In argi ll a assai scuro per COllu ro, con vern ice nera brillante olQuonlo
corroso; palmelle in porte mancanti per rott ura d el fondo; u nghia nel piede, cerchio rosso nel piede e nella coreno. Inv. 8. 1516. Dal vano 183, slroto 111 (lug lio
1928) .
(1 21 I numeri d i i,wen loroo s. rifer,scono all'elenco genera le de l materiale d ello
Boslida, focenl e parle del co tolago del Museo d, Valendo. I dati d i provenienza
sono IrO ll i dal giornale d i S(;ovo e i rifer imen ti agli slra li non hanno par ticolare
va lore cronologiCO, per lo ragione chiari la sopra, nolo 3.
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LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
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j
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Formo 21
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N. LAMBOGLIA
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Forma 21
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LA C!:: RAMI CA "PRECAMPANA" DELLA BAST IDA
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Fo rm G 2 1
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N. LAMBOGL IA
9. Es, in argilla più chiaro, farse per colluro, con vernice nera brillonte ben
conservalo; unghia nel piede, cerchio r05SO nel piede e nello coreno. Alqua nto
mutilo. Inv. B. 1517. 001 vono 2 23, sIrolo III (22 luglio 1931).
lO. Es. In orgilio alquan to scuro, con bello vernice nero brillonte; u nghia nel
piede, cerchio rosso nel piede e nello COfeno. Inv. B. 167.001 vono 30, senza in.
dicozione d i strO IO (16 luglio 1928).
11. Es. in orgillo rosso, con vernice mollo consunt o; unghia nel 9iede, cerchio
'(X$O nel piede e nello coreno. Inv. B. 15 13.001 vono 242, sIrO lo III (28 luglio
1931).
12 . Es. frommentario in argillo scuro, con bello vernice nero brillonle, ungh ia
nel piede, cerchio rosso nel piede e nella coreno. Possiede Kce;rionolmenle pore
un cerchio matrone 5(uro su l fondo interno. Inv. 8. 2508. Senza preciso indicazione di provenienza.
bi
con polme ll e simm eh iche:
13. Es. in argilla mollo 5curo per CO ltura od uSlione, COn vernice brillonle
arrossala, mal conserva lo, unghia nel piedt, cerc h io rOS50 ntl piede e nello coreno. rnv . 8155.001 vano 15, SIrolO III (13 luglio 19291.
14. Es. in argilla rosso-scuro e vernice ..,ero brillante alQuonlo corroso; piede
assoi più sottile e diverso dai rimanen ti. senza unghia, con cerchio rosso nel pie-d~
e nello coreno. Inv. 8 . 1518.001 vano 223, $tr(l IO III (22 luglio 19311.
15. Es. In argilla molto scuro per co ltu ra od ustiore, COn vernice nera brillonle molto ben conservalo; unghia nel piede, cerchio rosso nel piede e nello coreno.
Inv. B. 1519. ~al vano 128, sIro lo III (18 lug lio 1930116. Es. in argilla mollo chiaro, con vernice nero brillo nle ossol conservato;
unghia orel piede, cerchio rOSSO nel piede e nello coreno. Inv. 8. 149. Dal vano
85, senzo indicazione di s Irolo (8 luglio 19281.
cl
con polmett e og gruppal e:
11. Es. In orgiUo rosso, con vernice nero ben conservalo e fondo In terno lor_
gomenle orrossoto; unghio nel piede, cerchio rosso nel piede e nello core no. Inv.
a. 2510. Senza eSO llo ind icazione d i pro~t'nlenzo .
la. Es. f rommen lorio, in a rgilla rosso, con verni ce ben conserva to, unghi a nel
piede, cerchio rosso n el piede l' or.ello coreno. Inv. a. 2 509. Senza esotto indiC;j·
z ione d i p
conservala; unghia nt'1 piede, cerchio rosso nel piede e nellQ coreno. Inv. a. 1503.
001 vano 208, s trolo Il (18 lugho 19311.
20. Es. in argilla scuro per colluro, con vernice nero opaco; ungh ia nel piede,
cerchio rosso nel piede e nello coreno. Inv. a. I SI. 001 vano 2 1, senza ind ica_
zione di s IrOlo {luglio 19281.
21. Es. ih argilla mol la SCUrO per cOltura od ustione, con vernice opaco 01.
quonlo arrosSalO; unghia nel piede, cerchio rosso ntl piede e ntUO coreno. Inv. r.
148. Dal vano 7, s IrOlo Il (3 luglio 1928)
22. Es. In argi ll a rossa, con vtrnl ce nera 05501 brillanlt; unghia nel piede, cerchio rosso nel piede e nello carena. Inv. B. 150. 001 vono 183, sIrOlO 111 (IO luglio
1931).
23. Es. alquanto Inulllo, in argilla rosso. eslernamcnlt scura per a zione del
fuoco; unghia nel piede, cerchio rosso ntl piede e n,,110 coreno; cerchio rosso scufa anche nell'in lemo, con polmelle mol lo mo le impresse, O groviglio. Inv. B. 1509.
Dal vano 2 08, strato I (16 luglio 1931).
di
Senza po lm ett e:
2'1. Es. in olgillo rosso, con vernice nero ben conserva lo, molto sfumato di
rosso; unghia nel piede, cerchio rosso nel piede e nello coreno. Assoi coro ll erlslico; per l'assenza delle polmette, soslilUlle do un semplice cerch,olino o mano, e
per lo presenza d i uno solo linea di s tdo lure o rot ella, sovropposle od un circol~
rosso sfuma to. Inv. B. 154. 0 01 vano 75, s IrOlO I (t 3 luglio 1929).
116 _
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LA CERAMICA "PRECAMPANN' DEllA BASTIDA
13
l o formo 2 1 si presento dunque 01 Bastida con lo stesso fre·
10
quenzo e con caratteristiche analoghe! o quelle che si possono no·
tore nello necropoli di Enserune; ma alcuni elementi di differenzio·
zione sono do sottolineare.
Mancano totalmente 0110 Basl ida le forme con coreno più riolzo la, che sfociano nello for mo 26, come pure le vorian t i con pore te meno spesso e meno rien t ron te, che parrebbero leggermente più
evolu te; manco pu re totolmente lo for mo 26, il che e particolormen te sign ificativo per [o dotazione di quest'u ltima od uno fase, sia
pur lievemen te, più lardo.
Tu t-t i gli esempla ri della Bast ida presen ta no lo caro tterist ico
unghia nel piede, e lutti in genere il cerchio rosso precampano sul
piede e nell'angolo dello coreno, men tre ad Enserune le forme col
piede ad unghia si a llernano con oltre a piede smussa to o del tutto
piano (13).
Nelle polmette, inf ine, si nolo alla Bas tida uno nolevole uni formi tà e regolarità nel disegno, pur già degenera to dalla tradizione
o ttica di cui sono proprie le poI mette a disegno combinato. Tuttavia le polmette dello Basl ida sono ancora tu tte impresse, e muni te
dello voluto inferiore che si lego dire ttamente allo :rodizione greco,
menlre nello necropoli di Enserune appaiono già tipi più evoluii
e privi di tale caratteristica (14) .
Questo -prima serie di oss~rvozion i , oltre od inquadrarsi nell'im ·
pressione generale che i vasi dello Bastida siano di dota leggermente anteriore a quali; analogh i dello necropoli d i Enserune, permet·
tono di in t ravedere, per lo forma 21, uno linea evolutiva, che partendo dalle prime ed auten tiche fo rme g reche, della primo metà
del IV secolo, giunge intorno al 300 avan ti Cristo con esemplari o
parete meno spesso nello curva tura, m eno rien tran te nell'orlo e
con piede sempre verticale ma privo di unghia , nei quali lo coreno
a poco o poco si eleva dando luogo alla for mo 26 o a t ipi in termedi
2 1/26 (I5) . E: assai probabile che duivi da un'evoluzione de llo far ·
113) MI rile'isco pe, oro 01 ci I. " Corp u." del MOURET, lov. 22, e od UM
generale revl 5ione del moteriole di Enserune compiu to nel 1950. Hanno piede smus·
soto, od Enserune, I numer i d'inv. MM. 183 e 48; piede piano senzo unghia i
numeri 44. 4 5. 62, 119, 63, 42, 164 , 33, 147. l'unghio ricorre soJtonlo ne i nu_
meri 186, 12, 60, 68, 58, 322.
(14)
I clloti esemplori con piede Pfivo di unghi o nonl'lO in pO,ticolori tutti :t
polmelll! o . ilie1'o, ~so l'IOn P'Ù collegate se non do un cerch,e.to, e Pft$tnl,J.t\O
; .....11 •• un u",.. ihile n~w"iOHom~nlo nplln ..,...... ...
(1 5) Cf,. lo " Clou j' jco .. iollo prelimino, e" cit., pp. 175-176. Ancke su que5ta
formo od Enserune compaiono piedi od unghio, smussotì e pionl, con lo slesso coro
,i5pondenzo ne l tipi di polmette ,ilevoto 011 0 nolo preced~n le.
-
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14
N. LAMBOGLIA
ma 2 1 "precompana" lo successi . . a formo 5, cara tteristico della
campano A e B dol 11 101 I secolo o. C. {l61 .
FORMA 21 /25
Esso è rappresen ta to allo Bastida do entrambe le varie tò che
abbiamo già riconosci uto nella def inizione pre liminare de"e forma
precompane: quello con piede normale verticale, sim ile a que llo
deJfo forma 2 1 ma privo di ungh ia (senza dubbio o causa delle pic o
cole d imensioni), e qu ello con piede smussa to ossai co ro tt~ r is t ico,
molto largo ed obliquo, che lascio al cen tro una piccolo cavi tò od
umbilico.
I due soli esem pla ri che si hanno de l pri mo tipo sono muni t i, su l
fondo es terno, d i una peculiare decorozione o cerch i alternotamen te rossi e neri, mot ivo di di retta deriva zione ottico. Que ll i più
nume rosi del secondo t ipo presen tano ancoro su l piede un analoga
disegno o due cerch i ne ri che inquadrano lo faccia rosso non vernicia to, e il cerchio rosso nell'angolo della coreno.
La for mo 2 1/25 si d iff erenzio dal ti po piccolo dello formo 2 J
per le sue proporz ion i ancora minori, che ne denunciano l'uso come "ciotola" e la avvicinano perciò alle fo rme 24 e 25 . Pel rima nen te lo sagoma dello coreno, con orlo assoi rientrante, e analoga
o quello dello formo 2 J, ed e evidentemente od esso con temporaneo e di identico proven ienza, anche per lo quali tò dell'argilla, rossa negli esempla ri non degradati dal fuoco.
Ricorrono su questo formo sia le pol mett e simm etriche sia quel le aggruppa te (mai natural men te quelle collegate), con le medesim e cara tterist iche giò notate per lo formo preceden te, sempre prive d i st riot ure o rot ella per lo s t rettezza del fondo piano.
T IPO /lo (con piede norm ale yo.tica lo)
25. Es, in argilla rOS$O_S'uro per otione del fuoco, con verni'e brillante ben
conservalo, decora to sul fondo es terno con cerchi ol te rno tomen te rO$sl e neri;
munito sul fondo di polmene impresse simmetriche. Inv. B. 146. Dal vano 14, se n_
2.0 Indico2.ione d i strato (12 lug lio 1929),
26.
Es. in a rgi lla rossa e vernice discretamente conserva to , del:orato come il
P'el:edente sul fondo es terno, ma privo di polmelle. Inv. B. 1501. 001 V0l'10 20~,
slrato Il (IB lugHo 1931).
1161 Parlico:ore sig nificato nonno 01 riguardo alcuni esempla ri d i Ensérune
IMM. 161 , 243), che possono essere considerati come d i tronsizione fra lo formo
21 e lo forma 5. L'evolu2.ione di questo nel corso del II I secolo reSlo peraltro do
slobmre.
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IlB _
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LA CERAMICA "PRECAMPANA"
D~LLA
BASTIDA
15
TI PO B (o lo. go pie de obliqlO o)
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27. Es. In orgillo $Curo per azione del fuoco, con vernice di$Crelomenle con·
servOlo, mun;Io ,1,11 fondo di polmelle jmpr~e, simmelriche ma o conlollo dolo
lo limilolo superl iCie. Inv. B. 147. 001 vono 74, senza indicazione di $lrolo (12
luglio 1929).
28. Es. in orgillo rosso e vernice ben cOllservoto, con piede obliquo mu nii;)
orKhe di unghio inlemo; polmette oggru;>po te , piccole e mole impresse. Inv. B
1506.001 vano 208, sIrolo Il {18 luglio 193\}.
29. Es. In argilla $Curo per azione del fuO(o, con vernice ben conservalo e
con polmette simmelriche mole impresse. Inv. B. 145. 001 vono 24, se nza Indi.
cozlone di sIro lO (12 luglio 1929).
30. Es. frommenlorio, in o.gillo rosso, con vernice ne.o brilla nte e londo inlerno arrossa lo; palme!!e simm e tr ic he mole impresse e irregolari, entro un quadruplice cerchio di stdo tu re o ro re llo. Inv. B. 2505. Senza indicazione di prOV'tnlenzo, in magazzino.
31. Es. lievemente mu tilo, in orgillo scu.o per azione del luO(o, mun ito onche
di unghia Interno nel piede come Il n. 28; polmelle impresse simmetricne, 01.
quonto i" *'orl, unite do un cerchlolino in terno. Inv. B. 2504. Senza indicozione di provenienza, in magozzino.
32. Es. in orgill o rosso, con vernice molto corroso e moncon te, con polmelle
impresse simmelriche, ossoi irr*lori. Inv. B. 144 . Dal vano 24, senza indicazione
di strato (12 luglio 1929).
33. Es. in orOillo rosso e vernice ossoi deg.odoto. con polmelle impresse, simme triche mo o conlollo, ossoi r*lori. Inv. 8. 143. Doi vano '9, senza indicazione di SIrOlO (16 luglio 1928).
34. Es. in orgillo rosso e vernice discrclomente conserva to, munilo di unghi
119 _
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16
N. LAM80GlIA
in terno come; n , 28 e 31; palmelle assoi min ...5Cole impt"esse, OQOruppo le irregolarmente. Inv, B. 142.001 vono 12, senza indicozione d i s lro to {IB luglio 19281.
35. Es. in argilla rosso-scuro e vern ice opaco degrodoto, con palmelle simmeIriche quasi o con talto. Inv. B. 1525. Dal vono 126, sirO lO Il (151119110 1930).
36. Es. in argilla ros.so e vernice degradolo, con piede o bese QUO$i del 11,1110
orlnonlole, privo di polmeTte. Sorò lievemente più lordo dei pre
Anche per lo cronologia di ques to formo il confron to con lo fa cies di Ensérune è particolarmente significa t ivo: quivi lo formo 21
/25 A non presento pi ù lo co rotN!r ist ica se rie di cerchietti sul fondo
esterno, e lo formo 21/25 B è presente in due soli esemplor i, cioè
in minoranza rispetto a l t ipo A (17), mentre 0110 Bastida lo si tuazione è inversa. Questo può anche essere na t uralmente frutto del
coso ed è prema turo t rorne illazioni general i circa lo dato di estin zione dello forma 21/25 B, ma è certo che qu esto continua e si
sviluppa nel III secolo, com binandosi con le forme 24 e 25, mentre
lo 21/25 B code precocemente in di suso.
FORMA 22
Con perfetto parallelismo rispetto alla si tuazione di Ensérune,
questo formo accompagna lo preceden te formo 2 1 con un minor
numero di esem plari: 4 integri e pochi altri riconoscibili dai fram menti, con tro 24 dello formo 21 ; od Ensérune 2 soli esemplori, contro 18 di forma 21 (18) . Essa presento cara tter istiche analoghe
01 forma 21 nel piede ad unghia, nei cerchi rossi sul fondo est erno
10
e nello decorazione a polmette; e si notano due vorietò fondamen tali nelle dimensioni: uno gronde (n. 37 ) e uno media (n. 38-40).
37 Es. gronde, con porete o perletto curvo turo o Quarto di cerchio; in orgillo
rO$$·O con vernice discre tamen te conservoto; piede od unghia e cerchio rO$$O nel
piede e nell'angolo dello coreno; polmette impresse collegote (In por te mancan ti
per ro ttura), entro un doppio cerchio di strioture a rotella. Inv. B. 169. Dal vono
6, s trO lo III (16 luglio 1928).
38. Es. di minori dimensioni, con porete o perfeHo quarto d i cerchio ma 01quonto più rialzato dello precedenle; in argilla rO$$O e con vem ice nero brillante
ben conservala; piede od unghia e cerchio rosso nel piede e nell'angolo dello coreno; mun ito di 5 pol mette impresse collegate, ossoi Irrt~olorl, COn cerchlollno 01
centro, entro doppio zona d i striolUre o ro tella. kIV. 8. 2506. Senzo indicazione
di provenienza.
39. Es. di piccole dimensioni, con porele o perfetto quarto di cerchio ma ~on
orlo alquanto espan$O e più verticole delle precedenti, In argi lla rosso, o W'tnice
ben conservala; piede od unghia e cerchio rosso nel piede e nell'angolo dello coreno; munito di 6 polmette collegale, entro zono di Slr lo lure o rolello. Inv. Il.
1515.001 vano 223, stroto III (22 luglio 1931) .
(17) Cfr. " Clossificazione prelim inore" cit., pp. 174_175.
(18) i! pure 0$501 sintomatico che onolopo PfOpOl"zione li! associazione Iro le
forme 21 e 22 si rilevino od Olinlo in Grecia (v. l'opero ci ta la o'tre, nolo 29).
--.. 120 -
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LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
11
40. Es. di piccole d ime nsioni, con parete a perfe tto quarto di cerchio ma (on
orlo anc he p iù espanso del precedente, in argilla rO$$O con vernice pure molto
arra~so lo; piede od u nghia e cerch io rosso nel piede e nell'ongol0 dell o coreno;
mUni lO d i 6 polme lt e collegale, con (erchio lir\O 01 centro, e nt r'b zona d i s ldalure
(] rOlello. Inv. 8. 152. Dal vano 21, senza ind icaz ione d i 51rala (luglio 1928).
______
~
________J3 1
_ _ _ _~L__ _ _ _J\O
Il confronto con Ensérune può consentire anche qui di intravedere lo linea evolutivo dello formo 22 nel corso del IV secolo : i
quattro esemplari della Bastida hanno tutti una curvatura dello parete più o meno perfetto e regolare, e soltonlO l'orlo ho lo tenden-
121 -
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18
N. LAM80GLl A
zo od espandersi leggermen te. Ed Enserune invece s i noto uno vor ietò più carena la e o pare te quasi fle sso, che rappresento probobilmente l'evol tlzione final e dello formo, assente nello ceramica
campana del 11 1 secolo ( 19).
FORMA 23
Del cara tter isti co "piatto a pesce", comune allo ceromica graco o figure rosse e a vernice nero non decora to, non si hanno a lla
Bastida esemplari molto nume rosi: uno solo in tegro e qualche altro
framm ento. Ciò è forse in relazione con lo posiz ione lontano dal
more e con l' effettivo uso di tale vaso pe r servire il pesce, che cer tamen t e non era tfa i cibi normali alla Bastida .
41 . Es. in argilla rono simile o quella delle forme precede'lI!, con pied e piano
privo di unghia e o semplice cerchio rosso sullo superficie inferiore; fondo o 10r')0
umbilico e covitò in lerflO bene onotond%, or·1o pendente relt o e poco obliquo.
Inv. B. 15 10.001 vano 123, s IrOlO III (11 luglio 19301.
Tali ca ratt erist iche concordano notevolm·: le con quell e dello
m
stesso formo 23 od Ensérune, e rappresentano evidentemente lo fo.
se di svi luppo di tale formo nel IV secolo. L'evoluzione successiva
res to totalmente da s tabilire (20) .
FORMA 24
Esso ricorre allo Bastida in ur numero limi ta to di esemplori, e
di un tipo molto uniforme, ne ttamente "precampano" e di tradi zione ottico per lo parete molto spesso e rien trante, per il piede
sempre molto largo, quasi quanto k. bocca. Il piede ho sempre lo
caratteris tica " unghia" delle forme 21 e 22 e l'umbil ico al c·~n tro.
Lo vernice è nero briqante, talora arrossa ta come negli ese mplari
della forma 21, l'argill a rosso quando non è alterata pe r azione d ~1
fu oco. Si trotta dunque con cer tezza sem pre de lla medes imo fa bbrico.
(19 ) Clr. " Cfollificolione pre liminore", Ci I., p. 111 -17 2; MOURET, " Corpul"
Cii., rovo 22, n . 48 e 49.
(20) Ho cre-dulO d i po lerne ind icare lo Iroccio, "CloSlificniono pr eliminore"
ciI ., p. 172 nello possibile adozione d i uno concovilà od 000010 negli esemplari pii!
rec;enli; ma è do nolore che nello nave romano d i Marsiglia, dot o ro inlorno 01 180
o C. (cfr. F. BENOIT, "L'orchéoiogie sovs-mori."le e n Provence", In Rivisto di
Srudi Ligud, XVIII, Bordighera, 1952, pp. 244 segg.) 51 trOVCl Un esemplare d.
"piotro o pesce" od incavo londo, del lipo c he polevo g iudicarsi pii! an tico. Deve
Iro tt orsl perciò di uno d ifferen zo d i fabbriche e non d i cronologia.
-
122 -
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LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
19
°
I sei esemplari in tC!gri, altre
pochi altri fr amm en ti, prese1tana un aspetto così iden t ico che è superfluo una descrizione pa rt icolareggiato . Mi limiterò a darne lo provenienza :
\ J2
\ J2
\ J 2 \J
42.
43.
44.
4 5.
46.
".
Iny. B. 1524 . Dal YOrlO 242, s IrOlo
(28 luglio (931).
Iny. 8. 1520. Da l varIO 242, sIrolo III (28 luglio 1931).
Iny. B. 14 i. Doi YOrlO 37, Sefl:r.o indi to z ione d i ~lr(1I0· (' 8 luglio 1928).
Iny.
139. Dal YOnO 37 , senza inditozione di sIrO lO (1 5 >luglio 19281.
Iny.
1521 . Dol YOrlO 242 . sIrolo
(2' luglio 1131).
, ~. B.
l'IO. Dal yono 75, senza indicazione d i s IrOlO (13 luglio (929).
"'
••
••
'"
Anche per ques·ta forma si apre, attraverso il confronto con Ensérune, lo strada per scoprime uno possibile evoluzion e cronologica: gli esemplari di Ensérune, ol tre non possedere più l'unghia nc l
piede, hanno t utti lo parete assai più sottile e normale, il piede
più stretto rispetto alla bocca.. !ed obliquo.
Molta significativo è l'assenza totale, allo Bastida, della decorazione a rosette, che diviene normale negli esemplari di Ensérune,
e di ogni altro segno sul fonda interna. ~ pure do rilevare che mancano completamente le varianti 24 B e 25 B con orlo a baccellature . ~ probabile che queste cara tteristiche siono entrambe posteria ·
ri 0110 data in cui si es ti nse l'oppido dello Bastida .
°
_
123-
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20
N. lAMBOGUA
FORMA 40
Cratere, rappresentato do un numero non grande di esempi ori :
otto in 'tutto integri o quasi, di piccole dimensioni. Sono tutti di
iden tico qualità di posta rosso-vivo 2 vernice brillante come i precedenti, con piede od unghia e modanoto come nelle varionti O e
E di Ensérune, ma sempre privi di decorazione a fes toni graffiti e
dipinti e di ogni al tra decorazione, tranne str ioture o ro tella ed an che polmette curiosamen te impresse su l fondo nonostan te lo ristretto concavitò (n. 51, 52 e 53). L'orlo è sempre più o meno pendente, l'ansa a iingu slaneiato, corrisponde a l tipo E di En séruna, che pure ho il piede
sogomoto in modo onologo. Si possono distinguere :
al
tipo con orlo pe nd ente CI cen boccelloture:
•
48. Es. in argi lla rosso, con bello vernice nero brillante, arroSSalo da un loto,
munilo di baccellature sullo pancio. Inv. B. 160. Dal vano :n, senza indicozion(l
di stro lO (19 IU\l;io 1928).
b)
tipo con orlo pe nde nte lenlO bocullotll.e:
49. Es. quasi idenlico 01 pre<:edente mo privo di baccellolure e poco più slonciOIO, con vernice opaca. Jnv. B. 159. 001 vano 26, senza Indicazione di Slroto
(13 lugUo 1928).
50. Es. In argilla rosso e vernice quasi completament e corroso. Inv, B. 16 i .
001 vano Il, st.oto Il (3 luglio 1928).
51. Es. mutilo do un loto, in argilla rosso e vernice ooaco consun to, munito sul
fondo di quattro polmette impresse, simmetriche, piccole e alQuonlO irregolorl, con
doppio zono di stdo ture
rotella. Inv. B 164. 001 vano 3"1, senza Indicazione di
slroto (22 lugl io 1928).
°
-
124 -
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LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
,
50
5l
-
125-
21
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22
N . LI\MBOGLIA
cl
tipo (on 0,10 upo nto 1e"'0 boccellot u,e:
52. Es. In orgi llo rOS$O e vl!fn ice OpOCo, con striot ure o rot ella e probabIlmente palmelle obfose sul fondo in tt'rno. Inv. B. 157.001 vono 7, Itro tO Il (3 lugl 'o
19281.
53. u . iden tico 01 precedenle. C Vl!fnice osso; ben con~rvolo e :zono di
M
Sll'o tu re o rOlello wl fondo interno. Inv. B. 158. Dal vono I l , stroto Il t3 luglio
19281.
54 . El. idenhco al precedente, ma con vernice comple tament e orrossola. e con
dçpoio zona d, SlrlOlure a rolello. Inv. B. 162 . Dal vono 1 5, stro lo 111 (13 log: io
19291 .
-
126_
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LA Ct.RAM1CA "PRECAMP ANA" D ~LLA BASTIDA
23
Per lo cronologia di questo formo, assai comune nei giacimenti
del IV e del III secolo o. c., è soprot utto notavole lo mancanza a llo
Bast ida dello varietà di grondi dimensioni, che è lo più frequent e
od Ensérune e altrove, decorata nello s t ile de tlo " di Gnazia" o fes·
toni incisi e fog li e sovrodipi nte. L'anteriorità del giacimento dello
Bast ida è indica to dallo mancanza di ogni traccia di questo s ti le
decora tivo; e colpisce inoltre il fatto che tutti gli esemplari descri t t i siano di piccole dimensioni e del lo s tesso t ipo, bosso e poco sloncioto, che anche in Grecia appare como il più an tico (2 1) . Se ne deve forse conclude re che l'evoluzione del cra te re più gronde e decorato è post eriore al 350 o . C. ed è in relazione con lo gradual e
esti nzione della produzione o figu re rosse, che t enevo primo il
cam pa incon tras tato, come og g~ tto di lusso nelle abitazioni e come
urna cineraria nelle necrapoli.
Anche ques ta osservazione può essere di fondamentale importanza per lo cronologia del la ceramico precampona e campano, e
dovrò esserne tenuto con to nette ricerche fu ture, par accertarne ';)
meno il valore generale ed assoluto.
FORMA 42
Kylix apoda, di cui esis tono due vorie tò fondamentali : uno a perto, o pare te molto inclinato, che con tinuo di retta men te lo tradizio
ne o tt ica e decorato o f igu re, un'al tra concavo e o pareti vert icali,
che costituisce il precedente dello kylix campana del III e II sacolo.
Lo primo formo, rappresen tata da un solo esem pla re più cam ple to e do numerosi altri f rammenti dell'orlo, è cara tterist ico specialmente per il piede, oncora di t ipo puramen te attico, con c~ rc hi
rossi e neri a lterna ti, e pe r il bordo ingrossa to, che all'in t ernu formo uno leggero rientranza .
ss
55. Es. por"iolmen te ricos tr.... ito, in argi ll a .C».50 e vernice mot to brillon te, In' l'momen tI' decOtolo d o .... no lillo ~rie di cerchi concenl.ICI
stro lucido; co n pie_
de bo~so ed obliquo, privo d i ungh io, ed onse oblique, mu tilI'. Inv. B. 2503. $en"O pre-c.$O indiCO"'one d i provenien"o.
°
(21) Ved o i risultot. degli 5-Covi di OlinlO, nell'opero cllolO oltre, nolo 29. t""lV.
183-192.
-
121 -
[page-n-130]
24
N. lAMBOGLIA
Lo secondo vorian te, con anse quasi orizzon tali, pore te ricurvu
ed orlo vert icale non sagoma to, è pure assai cara tterist ico, rispetto
ag li esempi ori pi ù evolu ii del II I !leccio, per lo presenza nel pied~
di un'unghia molto più marcata che nelle s tesse forme 2 1 1;0 22, di
un cerch io rosso e di uno profondo solco t uro nell'angolo della carena . Tu t t i gli esemplari (qua tt ro in tegri e molti frammen ti) ha n no sul fondo strio ture o rotello e pol m ~ tt e s imme triche o aggru ppa te, che seguono l'evoluz ione e lo t ipalogio delle fo rme 2 1 e 22.
56. Es. ;ntegra, in argilla rossa cOn vernice opaca alquonto consu nTo , m .... "i.
to su l fondo in terno di 4 .polmette impresse oggr upPOte, entro un cetchio di slriature CI ro tello. Inv. B. 166. Dal vono 20, senzo indiCO'lione di sIrO lO (3 luglio
1928).
51. Es. olquanlo mu tilo, in argilla chiaro per O'lione del fuoco, con vernice
nero brillonte ben conservo to e fondo in terno orr05so to; muni lO di 4 po lme tt e Impresse simme triche. colll!gole da un cerchiell o. Inv. B. 1511. Dal vano 242, s lroto II! (28 luglio 1931).
58. Es. o lquonlO mut ilo, in argillo rosso alterala dal fuoco. con bello verni ce
nero brillan te, muni lo sul fondo inlerno di DImette impresSe simme tr iche, col.
lega te do un cerch iellO. en lro Una 10no d i s lriolure o ro tella. Inv. B. 1531 . 001
VOf'O 163, strato IJI 12 luglio 1931).
59. Es. alquan to mUlilo, in argilla rana e vern ice bri llonle poco orrO$$olo, COn
cerchio r~~ nel piede e nell'angolo dello coreno, munito sul fondo inlerno di
qUOllrO polmette simmetriche impresse, en tro uno 'lono d i slrio ture o ro teUa . Inv.
8 . 1509. Doi vano 208, sIrOlO I (16 luglio 19311.
60. Es. in orgillo rO$$O e cOn vernice opaco, di formo leggermente pio:. aperto
delle precedenti, con cerchio r05SO nel piede e nell'angolo dello coreno, muni I?
wl fondo interno d i 4 polmelle aggruppate impresse, entro >:ono d i s lriolure o rO_
tella. Inv. B. 165. 001 vano 'IO, sefl>:O indico'lione d, SIrolo (20 luglio 1928).
Contra ria men te o quan to si potrebbe sospettare o prima vista,
lo kylix dello formo 42 B non è uno sviluppo dello torma 42 A, ne
è esclusivo del II I secolo: entra m be caesis lono già 0 110 Bost ido,
come pure od Olin to in Grecia (221, e ques t'ultimo loca lità d imostra che anche lo formo 42 B ho origi ne an teriore allo me tà del
IV secolo. Gli esempla ri dello Bas t ida risulta no però inconfondi bil i
pe r le cara tterist iche del piede e de llo carena che a bb iamo sopra
accenna to, e permettono forse di fi ssare un momen to ben definito
ne ll'evoluzione di ques to formo, con una cu rva tu ra o quar to di
cerchio q uasi pe rfe tto. Già diversi a ppaiono g li esemplari d i Ensérune, dove lo pare te t ende a diven tare vert ica le oppure o fl e tte rs i
(para ll elamen te o quan to avviene per lo formo 22 ), e il piede è ad
unghia bosso oppure semplicemente obl iquo, le pal me tt e già a r i·
lievo e stocca te, e compaiono anche le rose tte ch~ 011 0 Bastida sono totalmente assen t i.
1221
Ved i t'OP . d I. oltre nolo 29, lov. 205-213.
-
128
[page-n-131]
LA CERAMICA " PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
2S
FORMA 43
Lo skyphos appare malto raro 0110 Bas t ida, e solo poch issimi
frammenti, appar tenenti 01 fando, possono riferi rvisi. Ci t iamo i se·
guenti :
61. Es. mutilo di tu ll a la parte superiare, in argilla
ntra b
nato; non siC.lfamen te pertinent e od uno skyphos. Inv.
indicazione d i provenienza.
129 -
rosso con bella vernice
provtn ie nzo.
de llo parete OHQ; Incl i_
8 . 2511. Senza Pfll!C iiQ
[page-n-132]
26
N. LAMBQGltA
Appare chiaro, dolio solo inclinazione delto porete, che si t rot to a ncoro di esemplori o tt ici o d i t radizione ott ica o forma ovo le,
an teceden t i a llo svilu ppo dello skyp!'-os cam pono con pare te f lessa
o ven t re r io lzoto, che a sempre lo pare te inferiore quasi verticale
(23 ).
FORMA 44
Oinochoe, rappresenta ta do un solo esempl are ecceziona le:
63. Es. c.on bocca o lobi ondula ti e con al to onso superiore 0110 b!Kco, mun ì·
IO di baccelloture in ' 1,.1 110 lo me ta in feriore d el corpo. ~ in org ill o rO$$O come lu tli
i preceden ti, con bello vernice nero brillontl!. Inv. B. 163. 001 V(lno 37 , senZQ indl co:tlone di slro to.
Ho trova to od esso finora un solo pa ra ll elo ad Emporio" (24) ,
per quan to riguardo lo Spagna e ,'Occidente. Esso ho r iscon tri ne llo Grecia e nell'Orienre nel IV secolo (25) e non sembro faccio
porte del repertorio comune dello ce ramico compano più tordo . Lo
suo presen za 0 110 Bast ida è comunque do ri tene re come un pun to
d 'appoggio per gli s tud i futuri.
(23) Quesla ipotesi ho avanzato in " CloSliliu :lione pr elim ino. e" cir., pp. 190191, e saronno TU ttavia 00 vedere i limiti dello suo ve.osim ig llanzo.
(24) " Clonifi cO:I io ne p,climin o. e" ci t. , p. 192.
125 ) Ad Olinto IROBINSON, cp. cito a. nolo 29, lav. 154 e pOg. 211 ). e
nell o necropoli di Scialbi lE. BRECCIA, "lo ne<:ropoli ::Ii Scialbi", Il, lav. XLIV).
-
130-
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•
LA CERAMICA "PRECAMPANA" D~lLA BASTIDA
27
FORM E 45 E 46
!: ossa i cara t teris t ico l'assenza quasi totole, anche Ira i fra mmen ti, di avanzi di lucerne e dei vasi impropriamen te definiti "gutli", in real tà por tool io per lucerne aper te (26) .
Di questo genere di vosi l'unico s ignificativo e comp!eto è il
guttus od ostrago lo (formo 46) descritto 'SOtto.
Del "guttus" più comun~, baccellato e con beccuccio o protome
leon ina, un solo framm ento esis te, e qualche altro from:-n~ntino con
baccella ture, che potrebbe riferirvisi. In confronto con lo frequenza
delle a ltre forme e!·.!m cate finora, lo rori !ò di questo t ipo di \10:>0
oppa r-e sintoma t ica, e debe o avere un significa to cronologico o
ind icarne lo scorso uso tro gli indigen i delta Bastida. Sto p~rà di
fotto, in concomitanza con le a~tre osservazioni già fo tte sopra,
che il "guttus" baccellato è proprio sopratutto del II I secolo a . C,
e che lo suo asse nza puà benissi mo spiegarsi con lo doto più antico in cu i l'oppido fu abbandonato.
64. Gult us od os lropolo, muhlo del collo e dell'anso superiOfe, in o rgi llo rosso
con bello vern ice nero brillonle. Inv. B. 172.001 vano 68, 5trOl0 Il tl O lug lio
1929,.
Questo vaso, già noto in altri giacimen ti occiden tali ma non mai
molto fr2quen t e (27) è cer to esclusivamente dè'l IV s~colo, se non
del V, a. c.; non ne abbiamo alcun esempio 0:1 Ensérune . La suo
cronologia, fi nora assai indetermina to, riceve qu indi LIn primo pun to di appoggio 0110 Bast ida.
(26) Di lucerne vere e plaplie, o vernice 'I1e,o, non oppore in mogozz inu ..cl
non Un piccolo frammenlO (dol vano 68, lO luglio 19291, sen za coto "er islic~,e
dIstinguIbili, ma che sembro apparTenere od uno lucerno operlo, di uno formo lipico del IV secolo.
(27) Un fi!mplore integro. nel Museo ArcheolOgico d i 80rcellona, prove"i e!'!le do Ibi::::! lfigurolo in " ClolI; lI,o,;o"" preliminare" ci I., p. 1931. BAL!..ESTE~
PERICCT (I. C., p. 22 no ta i hanno g ià ci lolo gli esempl:JIt del Brilish Museum
tWALTERS: "Corpus Voso/ u m "ntiQuorum", fase. 4, p. 3 1. Cfr. pu'e K. KRYSIAK:
"The libiol lorsol bone 01 o $109 tC~rvus Elop!'lusl os a PD"e'v mode l in oncienl
Grece", in Sprowozdonio P. M. A. IV orsov;o), 11 (i948- 49), pp. '11-''13.
_
131 -
[page-n-134]
28
N. LAM80GlIA
FORME RARE E SPORADICHE
Oltre alle forme comun i sopra descritte, si possono rilevare, nel·
lo mOSSa dei frammenti (oltre 2000) di ceromico ottico o precampano che sono stoti roccolti nelle compagne di scavo 1928·3 1, 01 ·
cuni pezzi che si riferiscono o forme eccezionali, e che conviene
segnalare per futu ri confron t i con oltre s tazion i coeve. Essi sono:
65. Coperchi etto di un vaso piccolo o o bocca assai Slre! IO, COfI preso superiore a piccolo pomo, piano di poso QP;Jiottito e concavi tà interno oS$ol profondo.
Inv.
1522.
e.
66. F•• di coppo pert inente forse alfa forma 56 Imor'lOO:'Iso tol. con porele
(U'V(! e orlo non 5Ogomolo. 'nv. 8. 2513 .
,i.
.7
') t
~,,(
67. Coppo parzialmente ricom;>o."\ibile do vari frammenti, in argilla rosso con
vemlce complelomenle consunTa: si può ri ferire alla forma 22 mo ha lo parllre
p io O;lerT c l'orlo alquanTO pendenTe, ed è d i dimensioni assai maggiori. Sul fon~
a
do ~onserva Un lembo dello de~araz:ione o palme"e combinaT di Tipo on~ota prete,
Tamente oTti~o. Inv. B. 2101.
\
\
;;
,
68. F,. di c:oppo ~on orlo appiaTtito e poreTi leggermen te ,icurve, non ti feribile od olcuno delle forme ri~O<1O$Ciute sopra; è in argilla rosso, con vernice assai
op:xo. Inv. 8. 2515.
-
132 -
[page-n-135]
LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
29
69. Fr . di coppo con orlo sogomoto ed ~nso, munito di uno rientron~o interno simile o Quello che obbiomo riscontrato ne l tipa A dello formo 42. Conservo
uno bello vernice nero brU1onte; l'orgillo è grigio-scuro per o~ione del fu oco. Inv
B 2514 .
PALMETTE SU FONDI DI VASO DI FORMA
NON PIU RI CONOSCIBILE
Esistono inol tre, tro i fram ment i in maga zzino, num (!rosi esempla ri di decorazione o pal me tte su fondi di for mo non più ricono::;·
dbile, e che si
lo presenza di un numeroso gruppo di "palmette combina te", con
feston i ~d ovali, che appartengono o vasi evidentemente più an t ichi
di quelli conservoti integri a l momen to dello distruzione dell'oppi do (28).
01 Polmette combinoll!
Fondo o ct'l'chi olternoti rossi e neri, sen:.o unghia , con due giri di 001mette e :.ona semplice di "rloture o ro tello. Inv. B. 2001 . 001 vano 125 (15 lu.
glia 1930111. Fondo ottico o vernice brillante, con piede verticale sen:.o unghia. F05l;io
di avoli entro scanala ture, e nell'interno 15 polmelle sciolte; 01 centro forse un:.!
Slello entro un cerchio. Inv. B. 2002.
72. Fondo ollico o cerchi ross i e neri. Fascio di ovali piccoli e stilino tI, con
frangio es terno di flQlmelle e fes loni, entro Iriplice ~ono di slriolure o rotella. Inv.
B. 2003, (19291 .
73. Fondo ottico o cerchi rossi e neri, bello ver nice brillante. Fascio di avoli
piccoli e stlllno ti e frangio di polmette e fes lonl, come nel precedente. Inv. B.
2004 . 001 vano 115, sirolo III (19301.
74. Fondo oll ico o cerchi r05si e neri; vernice e argilla degradate Der o:.ione
del fuoco. Zona di ovali Ira due sconololure e frangio di polmelle e les tonl. Inv.
B. 2005.
'/5. Fondo altica o cerchi rossi e neri; vernice nero brillante. Dopoia giro fii
palmelle a f6 10ni incrociati, separate do uno ~ono di strloture O ro lello. Inv. B
10.
2006.
76.
Fondo ottico O cerchi r05si e neri; vernice degrodoto per fuoco . Doppio
giro di palmetle o festoni IncrociaI i, separole do str;oture o rOlello, come il pre~edente. Inv. B. 2007.
(2BI Essi moncavono di uno
numero 2001 01 n. 2054.
numero~ione,
-
133-
e sono stoli elencali ex nove dol
[page-n-136]
N. lAMBQGUA
30
11. Fondo a ltico (I el'rehi r
18. Fondo a u ico Q cerchi rossi e neri; piede Q'quonlo obliquo senza ungh,:!
Fascio di ovoli e fascio es T
erna di polmetle poco regolati, en lro sconalaTUre. In ....
B. 2009.
19. Fondo ottico (I cerchi rossi e neri; argilla e vernice degrodole. Fascio d;
ovoll, con frangio d i palmelle (I fesloni; terchiolino interno isol ato. Inv. B. 2010.
80. Fondo onica (] cerchi rossi e neri. AI eenlro 5 polme lle simme triche intorno od Un cerchio; fascio di ovoli piccoli e stilizzati (come nei n. 12 e 13) e
f rangio es terno di 90Imelle e fesloni. Inv. 6. 2011 .
8 1. Fondo ot tico (I cerchi rossi e neri; vernice brillonte, argilla d egrado t.,.
Polme tt e simme triche (?) 01 cen tr o; foscio d i ovoli, frongio di palmetT~ o les toni
ini
Incrocioll, ed esternamenTe zona di pun T rodi. lnv. B. 2012.
Gli esemplori descritti finoro sono Tu ili di T 'non solo precom;xlnO, mo q uasI
ipo
certamen te o ll ico, co'o ll erizzoto spe.:;iolmente doi ce,chi multipli fossi e ne, i sul
fondo esterno. Invece que ll i che SeguÒnO, sempre o polmeTte combino te, p'esentoro un londo nero uni forme, interro tto d o u n solo cerchio rosso. Si poTrÒ d ire
in futuro si questo diversità corrispondo od uno evoluzione cronologico o od uno
vorie tà ' d i fobbrico.
82. T 'e frammenTi, con (liede od unghio mol lo morco io. fOf$e d i kylix . Polmet T in terne, forse simmeTric he; zOllCl di oval i fra s<:onoloture e f,ongio di pa le
mette o fesTOni. !rw. 8. 2013 . 001 vano 115, straT IV (19301.
o
83. Vernice brillonte e piede od unghia mo,co lo come Il precedel"lle. 20na d i
ovoli e frangio d i polmette o festoni . Inv. B. 201'1 . Dal vano 115, $t'Olo IV
(1930).
84. Ve,nice brillllnle e pitde od u nghia morcoto. Polme tt e simmetriche i-n_
lorno o un cerchiello cen trole; zono d i ovali e frongio di polmelte o festoni. Mal.
lo simile oi due frommenli pre
85. Polmelle in lerne o lesioni. Zono di ovali e Irorgio di polmelle o feS lonl.
Inv. 8. 2016.
86. Piede od ungh ia non riolzco to; argilla più coioro e vernice ossoi rO$50. forse per effetto di colluro. Cerchio d i ovali 01 cen tro e frongio di palmelle o fes toni
alQUan to Irregolar i, inTotno od un cerchio; zono es temo d i s tdo lure o ro tello. Inv.
B. 2017 .
87. Fondo o ?Cre te molto sottile; vernice brillan te. Polmette simmetriche cen tro, e 2.0no di ovoli lltl'esterno. Inv. B. 2018 .
88. Fondo o pore le molto so tt ile; vernice brillante. Zona di ovali e frangio d i
polmeTte
festC<-li .
°
b)
Polmette collegote
89. Piede od unghio. Polmette collegate do leston i regolo' i Incrocia ti, e quot·
tra po!melte simmetric he sovroimpresse a l cenlro. Inv. B. 2020.
90. Fondo es lerro
Cluod rup le. Inv. B. 2020 bis. 001 vano 115, $lroto IV (19301.
91. Piede od unghio morcolo; vernice interno degrodo to. Polmelle collegote
do les ton i regolori incrocioTi, e 01 centro due cerchie!! i concenl rlcl Quasi imper.
ce.l l ibili; all'esterno zona multiplo di strlolUre o roTeli o (otto li lel. Inv. B. 2021.
92. For:do comple tamen te nero, od umbil ico; piede od ungh ia non morco to.
Polme ll e COIf~(lTe do les toni 'egolori incrociot i; zona Tr iplice d i S'rOolure o ro lello. Inv. B. 2022. Dol vono 99 (1930).
93. Fondo nero od umbllico, piede od unghia non marca to. Polme ll e coll ~o!e
do fesloni regolori incrocia i i. Inv. B. 2023. Dal vono 99 ( 1930).
94. ~ondo nerO od umbili,o. Pol ....eUe cotl~te d g IHTon; ;"";rocioti .. I<.t ..... n lo
irregolo,;; Clltodruplice %0<>0 d i stdoture O rolello. Inv. B. 2024 . Doi vano 99
11930) .
-
134 ;-
[page-n-137]
LA CERAM ICA "PRECAMPANA" OZLLA BASTIDA
31
95. Fondo nero od umbilico; vernice brlUonle; piede od uO!Jhio non rialzato.
Polmelle coll~le do fesloni incrocioli regolori. Inv. B. 2025.
96. Fondo ... ero od umbilico; vernice nero mollo brillante. Due cerchiolini
concentrici all'interno cOme nel n. 91. Polmelle collegate do festoni incrociati regolorl; zono multiplo d i slrioture o rolello. Inv. B. 2026.
91. Fondo nero od umbilico e piede od unghio. Po'melle collegote do festoni
olquonto im:golori; zona muhi;>lo di Uriolure o ro lello. I.w. B. 2021.
98. Fondo cd umbilico; vernice degrodoto e rossiccio all'interno; piede sall:le,
od unghia non rialzato. Polmelle collega te do lesIoni al~uanlo irrepolori irn;raciot!. Inv. B. 20 27 bis.
99. Fondo nero od umbilico e piede od unghia. Polmette collegate do festOni
Inlreccial!, cbbaslonzo regolari, ccn cerchietto sovrappoSlo nell'interna; zona di
minule slriOlure o rolella. Inv. B. 2028. Dal vano 99 (19301.
100. Fondo nero od umbilica; piede od unghia. Pclmctte collegale do feslo'!l
a 'ascnga. Inv. B. 2029.
101. Fonda nero od umbilico. Palmell e collegale do festoni sloceall, COn ce:chlelto In terna. Inv. B. 2030.
102. Fondo nera od umbilico; piede cd unQhio ncn riolzolo. Polmel le coll,.go te do festcnl rodioll olquonlo irregolar i, con cerchiolino a l cenl ro. Inv. B. 203 !.
103. Fcndo nero ad umbilico; vernice rosso deqrcdota; piede od unghia non
riolzalo. Palmelle collegale do festoni incrociati, alquan to irregolari; zono est"'ra di slriolure a ra le lla. Inv. B. 2032. Dal vano 115, slrclo IV (19~01.
10'1. Foooo ad umbllico; vernice fo~ d'imitaz ione, bruno ed opaco. Palmel'e
collegale da fl!"$ loni; zona di sl ria lure a rctellc piu rode. Inv. B. 2033 . .
105. FOl1do od umbilico, ;nlernomenle arrossala; piede cd unghia poco riolzoIO. 4 polmelle collegale da fesloni o losanga, con cerchiolino 01 centro; duplice zona di $I
Polmette colle-gole do lesIoni incrocio li, con cerchiolino 01 centro. ' nv. B. 2035 .
cl
Pal melte . immehic he
°
101. Piede d i lipo otlico cerchi rossi e neri. 4 pormelle diSPOSte o croce ;n.
lorno un cerchlello, enlro Un cerchio eslerno cor.centrico. Inv. B. 2036. 001 vano
62.
°
r08. Fondo con vernice poco arrOSSalO. lerno di strtoture a rOlello. Inv. B. 2031.
109. Fondo
vernice deg radato (opparliene o un vaso d i forma 21 / 25 8 1.
4 palmett e dispo$le o croce olquanlO irregolore. Irw. B. 2038.
110. Fondo od umbilico e pil!de od unghia. 4 palmelle disposte o:. croce (egolore; zona multiplo di slrlolure o ro le ll o. Inv. B. 2039. 001 vano 99 (1930\. ,
111 . Fondo nero od umbilico, piede od unghio marcola. 4 polmell e d l$po~t è
o CrOCe a lquanto irregolare, In lorno od un cerchiolino; zona d i slr iolure o rotello.
Inv, B. 2040.
1 12. Fondo od un,bilico, orrO~SOIO e con vernice degradalo> pieile' M u~g~,io
morCO IO (pertinente o u no k~li.) . 4 polmette d ispOS t ~ a croce, entro zona ,di slr\o;
lure o rolello. Inv. B. 2041.
113. Fondo esternomenle arrossa la, con piede od unghio ' morCO lo (pe'rtlnen lCl
o uno ky li x). 4 palmette dispos te
croce intorno o Un cerchiolino, en tro dòplic~
zona di , s tdo lure o rotella. Inv. B. 2042.
114. Fondo nero od umbillco; piede od unghia non marcolo. 4 Polmelle dis_
pos te o croce olQl.lOntd irregolare, enlro zona di strialure o rotella. Inv. , B. 2043.
I 15. Fondo ad umbilico; verni~ olQuon lO degrada to ed eslernomenle 0"05,
salo; piede od unghia assai $Cli ne, con cerchio rosso. 4 polmelle d isposte o croce.
in torno eS !.II"I cerchiolino, entro duplice ze..,o, d I s tr'o lure b ·rolello. lriv. -8. 2043 bl~\
116. Fondo olquanlo arrossalo, con vernice forse d'imi lo zione; piede od un·
ghio non marcato. 4 polmette disposte o croce, e"lro zona di s tr.i0lure o rr~~ello
rede. Inv. B. 2044.
°
°
_
135 -
[page-n-138]
32
N, lAM80GUA
111. Fondo, pertinente forse a Un VO$O 5U piede (ky lill ?); piede od unghiJ
non riol:.oto. " polmelle poco simmetriche e irregolari entro :tona di striotu,. (I
rolello. Inv. B, 2045.
118. Fondo CI vernice ol;vos tra, for se: d'imitozione; piede od unghia non rial
119. Fr. di vaso su piede (simile 01 n, 111)." palmelle cvgruPPClt. O croce.
In .... B. 2041,
120·125. Sei frommenti di formo 21 / 25 B, con bello vernice nero CI ll'il;!e,menle orrossoto. " pa lmelle aggruppole CI croce alquanto irregolare. In ... B. 2048_
2053.
126. rondo CI verniee nero opa.co, forse d'Imitazione. " polne"e oggruppole,
assai I,reoorari. In... B. 2054.
I
Lo classificazione delle polmette precampone che abbiamo tracciato sembro dunque reggere 0110 provo di un più vas to gruppo di
materiali del IV secolo a . C, che rientrano tutti in uno delle quat ~
tra ca tegori-e def inite.
Sembro pure confermato l'ant eriorità delle palme tte "comb i ~
note" su quelle "collegate", e, fra queste ultime, di quelle a di segno molto regolare su quelle in cui i festoni si vanno in t recciando
e s taccando l'uno dall'altro, con tecnico progressivamente più scadente. ~ notevole che il primo gruppo ricorro in maggior parte su
frammenti che più sicuramen te si possono definire "o llici" ed ascrivere 0110 fine del V e 01 principio del IV secolo, mentre le oltre
appartengono ai vasi in uso 01 momento della distruzione dell'oppido. l frammenti con polmette combina te di cui si hanno ancora i
dati di provenienza si riferiscono infatti o livell i profondi (III e IV
st rato) an teriori allo distruzione .
~ infine confermata, dallo descrizione dei frammenti, lo cons_
tatazione che tutte le palmette presenti alla Bastida sono impresse, e che perciò lo data di inversione dell o tecnica, con adozione
del disegno in rilievo, è posteriore all'abbonda no della locali ta .
• • •
Qua li insegnamen ti genera li si possono trarre de l materia le del la Bastida per lo cronolog ia e lo diffusione della céramica precampana e campana in Occidente?
Sono pochi gli elementi di confronto su cui si posse fare affidamen to sicu ro: l'unico f inora val ido nel Mediterraneo occiden ta le
è quello de llo necropoli di Ensérune, databile intorno a l 300 a . C,
o cui ci siamo già più volte riferi t i. Val lo peno di fis sare in sun to
gli argomenti che ci portono a giudicare lo foci es finale della Bastida anteriore di due o tre decenni o quella di Ensérune, cioè fra il
350 e il 330 avanti Cristo:
_
136 _
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LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
33
o) Sono assenti 0110 Bastida i vasi decorati nello stile detto
"di Gnazia", largamente rappresenta t i od Ensérune, e in part icolare i gronde crateri di for ma 40;
b) manco alla Bastida il vaso pr~campona di forma 26, che
ad Ensérune si associa 0110 forma 2 1 e ne sembro una di re tta evoluzione;
c) manco pure ogn i esempio sia della t ipico coppa baccellata
24/25 B, frequentissi ma ad Ensérune, sia delle forme 25, 27 e 28,
proprie della più an t ica ceramico campano, come pu re del "gtJol tus"
o baccell atu re (forma 44);
d) le pal mett e sono sempre impresse, non a ri lievo, e manca no total mente l-e pol me tte s taccate; lo legat ura de ll e polme t te è
sempre abbastanza accurata e regolare, mai trascurata e convenzionale come oppare 0 110 fine del IV secolo ad Ensérune;
e) è costan le lo presenza su l fondo dei vasi e in torno 01 piede
del motivo o cerchi rossi e neri, proprio della ceram ico ottica a fi gure, m:mtre ad Ensérune si può consta tare che esso è in più avanzato stadio di scomparsa .
In tutt'altro ambiente, ed assai più lontano, ci offre un buon
parallelo il materiale di Olinlo, in Grecia, distrutto e abbandonato
nel 348 o . C. e perciò caratteristico dello primo metò del IV secolo
(29). Il confron to con 01into rivela uno not evole serie di analogie
nelle forme e nelle decorazioni, per quanto ivi lo gamma dello produzione sia infinitamente più ricco e più vario. Rileviomo in porti·
colare:
o) lo presenza dei vasi di formo 21 e 22, con sagome e poimette analoghe, e l'assenza del vaso di for mo 26;
b) lo presenza delle m inori for me 2 1/25 e l'assenza delle for me 24/25 con baccella ture, nonché de lle al t re for me della cam pana più antica sopra citate;
c) lo presenza de l cratere di for mo 40 solo in esemplari di
piccole di mension i e con semplice zona di baccellatu re, priva di decorazione sovradipin to;
d) le pa lmette molto regolari, di solito "combina te", e l'assenza di que lle co ll~ga t e con disegno irregolare.
129) I vosi di Olinto $Ono pubblicati e ampiamen te studiati do DAVID M.
ROB INSON : "Ellcovotions 01 Olynlnus, XIII; VOSl'$ fOl.U>d in 1934 ond 1938",
Boltimore, 1950 (seguito o Quelli già pubblicoti nel voI. V, Sollimore, 1938).
__ 137 _
[page-n-140]
34
N . LAMBOGLIA
Poiché lo dato dell'abbandono di Olinto è finora lo 5010 mat~
maticamente esatto, ne consegue che "abba ndono della Bas tida
non può essera od esso posteriore se non di uno o due decenni, il
che ci avvicino sempre più cl limi te del 340-330 avanti CriSlto, che
crediamo di poter in t ravedere. E: questo difatti lo dato affertaci pure do lio non grande quantità di ceramica greco o figura rosse che
alla Bos tida accompagno lo "precompana" : il frammento più tor o
do, secondo il BeozJey, può appunto cadere intorno 01 330 o . C.
(30) .
Si affaccia oro na turalmen t e il quesito : qual è il luogo di pro veniem.a di questo cera mico, come di t utto quello o vernice nero
che ero im porta ta in Occidente, e particolarmen t e sulle cos te dello
Spagna, primo dello generale diffusione dello ceromico propria men t e campano?
Lo risposto più ovvio è che questo cen t ro abbia do ricercarsi
nello stesso Campania, o comunque nell' Ita lia meridionale, ed esso
sarebbe indubbiamente suggerito anche dall'analogia dello posta
rossa con quello dello campana A dei secoli successivi. Ques to ipotesi non t rovo però conferme, finora, in questo supposto p:l trio
d'origine: 0110 stato a ttuale delle nostre conoscenze si c~rchereb!::le
invano, nel mondo itolioto, uno stre t to riscontro di forme e un:l
analogia di tecnico con lo ceramico precompono dello Bastida o di
Ensérune, tale do legittimare lo supposizione. Quel che è oro possibile osservarvi darebbe luogo piuttosto all'ipotesi con t rario : lo
posto è di solito color nocciolo e più chiaro, le forme non sono iden t iche anche se presentano notevoli elementi di affinità . Solo am ·
mettendo che lo produz ione "pr-ecampono" o posto rosso sia lo diretta antena to dello campano A, e che lo varietà o posto rosso sia
escl usivo dell'e fabb riche isch ita ne ed abbia perciÒ raggio d'az ione
marittimo e non t errest re (31 l, si pot rebbe acce ttore l'ipotesi che
già dallo Campania provenissero i vasi o vernice nero dello Bost ido.
L'alt ro possibili tà è che quest i vasi provengono ancoro do ignoti
cen tri dell'Eliode e siano s trettamente legati 0110 produz ione ottico
non decorato o figure, nelle sue varietà e nell e sue imi taz ioni do
••
(30 ) Dalaz ione comun icala da l Bea zley, per il f •• di vaso con lo sce na d i Tr it la lerno, a P. BOSCH-GIMPERA: " La farmaci6n d e 1 pueblO$ de Espona", Me0$
/Ciea, 194 5, p. 230. V. gli allri frammenli pubblicaI i In man imo pOrle d o BALLES·
TER-PER ICOT, I. C., IDV. XIII .
(3 q Cfr. " Clollifico&;one p,clim;..o,o" cii ., p. 16 3 Scg{J .
-
138 -
[page-n-141]
LA CERAMICA "PRECAMPANA" DELLA BASTIDA
•
35
parte di fabbriche locali. Ci monco finora ogni punto d'appoggio
per affermarlo o per negorlo, e sol tan to dal progresso delle ricerche
sia nello Grecia proprio, sia nell'I tolio meridionale, potrà scaturire
lo verità. Questo incertezza legittimo uno volto di più il termine
di "ceramico precompono", per tutto lo produzione del IV secolo
non ancora sicu~amente attes tato in Campania e che si \.390 ancoro
s trettamente 0110 tradizione afllico . A questo constotoz ione creda
che dobbiamo per il momento arrestarci .
Un lunga comm ino resto ancoro do compiere per determ inare
i coposoldi cronalogici e il flu sso delle corren t i commercia li onte ·
riori 0110 ramonizzozione nel M~diterroneo occiden tale. Giacimenti
come quello dallo Bastida possono aprire lo via od uno soluz ion2
del problema, ma è necessario che essi si moltiplichino e che trovi ·
no anzitutto le loro basi cronologiche in loca lità dotate do eventi
s torici ben conosciu ti.
-
139 -
[page-n-142]
[page-n-143]
LAMBOGLlA.-CC jca "pfICampana" d.lla Baltlda
fam
Polmelle " collegole" dello ICH'ma 21
LAM. lo
[page-n-144]
LAM, IL
Polmette "col1egclle" dello formo 21
[page-n-145]
LAM. III.
Palmette "callegale" della farma 2'
[page-n-146]
lAMBOGlIA.-C• •omico " p. llco mpOrl O" d. llo Bost ido
Po!melle "coneoote" dello formo 21
lAM. IV.
[page-n-147]
LAM80GLIA.-C"ClmiCCl " prlCClmpClIICl" d, IICI BClltldCl
Palmell e "collego1e" dello formo 21
LAM. V.
[page-n-148]
L MBOGLI .... - Ctr ornlco "precompollo" clelia BOItlcl,
...
Polmette "collegote" dello forma 21
LAM, VI .
[page-n-149]
LAMBOGL1A. -Ce.omieo " p.e( ompano" dello Bo.lido
Polmelt! "simmetriche" della formo 2 1
LAM. Vll .
[page-n-150]
LAMBOG LlA . -Cc romico " ptcco mp ono" dello BOltido
LAM. VI II.
21
11 / 23: Polmelle "oggruppole" dell o formo 2 1
24.- 5en:<0 polml"He
[page-n-151]
LAMBOGLlA.-Ce.amiea " p.ecampana" della Bastida
Pal me lle • simm ... l.iche" e "oggruppcle" della forma 211.25
LAM. IX.
[page-n-152]
lAMBOGLlA.-Cerom ico "prec;ompono" dello BClstid"
\
Polmette "collegate" dello formo 22
LAM. )C ,
[page-n-153]
LÀMBOGLlÀ._Cuomlco " P'l compono" d, Ilo Bo. t ldo
Polmelle e ,Irlolu,e dello formo 40
LÀM XI .
[page-n-154]
LAMBOGLlA.-Ce.amiea " p. l campana" de lla Battida
Polmette "simmetritl"le" e "aggruppate" dello forma 42
l AM. XI I.
[page-n-155]
L... MBOGLI ....-Cera"'ica " precal'l'lpana" della Bastida
Polmet te "combinate"
L"'M. XIII .
[page-n-156]
LAMBOGLIA .-Ceramica "precampana" della Baltlda
Palmolle "combinate"
LAM. XI V.
[page-n-157]
l AMBOGLl A.-e.teaMleea "pr.Ult'lpeallea" dellea Beauldea
Polmette "combinote"
lAM. XV.
[page-n-158]
LAMBOGLIA. -Ccrami co " pr cca mpana" da lla Bast ida
Polmette "combinore"
LAM. XVI.
[page-n-159]
LAM. XV II.
Polmetle " combi not e "
[page-n-160]
LAMBOGLJA._Ce,,,m;co " p.ccompono" dcll o Bostido
Polme lt e "collegate"
LAM . XVIII .
[page-n-161]
L MBOGLI ....-c:.romlca "pr. campono" d, Ilo BOltldo
...
L"'M. XIX.
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2..:.-
Po lmelle "collegote"
\
[page-n-162]
LAMBOGLIA.-Ceromoco " precompono" dello Boslodo
Palme tl e "coll egate"
LAM. XX.
[page-n-163]
LAM80GLlA.- Ce tom lco " ptecompa no" dello Bol lido
."
"
Palmelle "collegale"
LAM. XXI •
[page-n-164]
LAM. XX II .
LAMDOGLI A . -Ce'Cl mi,o
~
.)0,
,
Palmelt e " simme triche"
:'1;', Il
Oi
[page-n-165]
LAM80GlIA.-CtraMk .. "prtc:oMpollO" dello 8."tido
Palmelle "$immelriche"
LAM. XXI II.
[page-n-166]
LAMBOGL IA.- C. ,om;eo " p, ec:om pono" dello BOltido
Pol mel ll! "ogg'uppo'."
LAM XXIV
[page-n-167]